Impatto Economico dell’Aborto: L’Analisi di Noia sulla Legge 194 e il Risparmio nel SSN

“Numerose le verità che devono essere chiarite”

“Il documento elaborato dall’Opa rappresenta un aspetto culturale di fondamentale importanza poiché mette in luce alcune osservazioni di carattere psico-sociale che tendono a essere trascurate”. Queste le parole del direttore dell’hospice perinatale dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma, Giuseppe Noia, durante la conferenza stampa di presentazione del Terzo rapporto sui costi dell’aborto indotto, svoltasi nella sala stampa Nassirya presso il Senato.

“Sono due i punti fondamentali da considerare. Il primo mette in evidenza come l’abortività nelle giovani ragazze si attesti al 12%, mantenendosi sugli stessi livelli degli anni passati. È evidente che, se nelle donne adulte l’abortività spontanea è del 14%, ci si deve chiedere come sia possibile che in una fascia d’età inferiore, priva di patologie come quella adulta, si registri un tasso così elevato. La risposta è semplice: si tratta di aborti fai da te, che vengono erroneamente classificati come spontanei”, ha proseguito il Presidente della Onlus “Cuore in una goccia”, esprimendo le proprie riserve sull’aborto. “Il secondo aspetto riguarda l’aborto eugenetico, il cui incidenza è aumentata negli ultimi 30 anni, passando dallo 0,5 al 6,5 percento, un incremento che equivale a dodici volte. Questa situazione è il risultato di un contesto di ignoranza e di falsità che necessita di essere corretta attraverso dati e prove concrete”.

“Se non fosse stata adottata la legge 194, come sottolinea il rapporto dell’Opa, ci sarebbero stati significativi risparmi per il sistema sanitario nazionale. Attualmente, vengono investiti milioni di euro nella ricerca di un concetto errato: l’aborto eugenetico. Tutto ciò viene spesso messo da parte perché viene distolto dall’uso di interruzioni volontarie di gravidanza”, ha concluso Noia.

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