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Il commissario per l’Expo: “Mai rinunciare a far valere le proprie ragioni di fronte a questi linciaggi mediatici”
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la condanna del tribunale di genova
Il Tribunale di Genova ha emesso oggi una sentenza di condanna nei confronti del giornalista Lorenzo Tosa, direttore di Next quotidiano. L’accusa riguardava la diffamazione nei confronti di Mario Vattani, attualmente Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025. Gli eventi oggetto di lite risalgono al 2021, quando Vattani ricevette la nomina di ambasciatore d’Italia a Singapore. Tosa, di conseguenza, lanciò una petizione su “change.org” per richiedere l’immediata revoca della nomina, citando episodi violenti risalenti a oltre trenta anni fa, compresa un’aggressione avvenuta al cinema Capranica di Roma nel 1989. Va sottolineato che Vattani era stato assolto dalla Corte d’assise di Roma, che aveva stabilito che non avesse commesso il fatto.
l’importanza della sentenza
Oggi, il tribunale ha confermato la decisione cautelare già adottata nel 2021, ordinando a Tosa di rimuovere la petizione. Il giudice ha evidenziato che il testo rappresentava un chiaro esempio di travisamento della realtà storica e una distorsione nei confronti dell’opinione pubblica. Tale condotta, secondo il tribunale, non solo non rientrava nel diritto di critica, ma risultava in una vera e propria diffamazione. L’Ordine dei giornalisti, che si era schierato a favore di Tosa, aveva definito l’azione legale di Vattani come intimidatoria.
le parole di mario vattani
In merito alla sentenza, Vattani ha espresso soddisfazione, sottolineando come il tribunale abbia definiti i confini tra il diritto di critica e l’aggressione alla reputazione individuale. Ha affermato che tale provvedimento rafforza la convinzione che sia fondamentale far valere le proprie ragioni in sede legale contro i linciaggi mediatici.
personalità coinvolte
- Lorenzo Tosa
- Mario Vattani
- Ordine dei giornalisti
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