interrogazione parlamentare di renzi sulla cybersicurezza
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare per richiedere informazioni sulle azioni intraprese dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale al fine di proteggere i diritti dei cittadini. Questa iniziativa è stata motivata dal crescente allarme riguardo alla questione del dossieraggio fraudolento, che ha colpito diverse personalità pubbliche.
Renzi, vittima di atti di spionaggio mediante l’acquisizione illecita di documenti sensibili, ha conferito mandato ai propri legali per costituirsi parte civile in tutte le indagini riguardanti la pubblicazione illegittima di tali documenti. Secondo quanto riportato dall’ufficio stampa del leader di Italia Viva, si sottolinea l’importanza di garantire protezione ai diritti inviolabili dei cittadini italiani, come sancito dalla Costituzione.
evoluzioni delle indagini sul dossieraggio
Parallelamente, la Procura di Milano ha presentato ricorso al tribunale del Riesame chiedendo l’applicazione di 13 custodie cautelari per diversi indagati, tra cui noti nomi associati all’inchiesta di presunta associazione a delinquere coinvolta nell’elaborazione di report illegali. Tra gli indagati figurano l’ex super poliziotto Carmine Gallo e il presunto hacker Nunzio Samuele Calamucci, attualmente agli arresti domiciliari per decisione del gip.
In questo contesto, si fa riferimento anche ad Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano e socio di maggioranza della società Equalize, considerata centrale nell’inchiesta per danni legati al dossieraggio illegale. Il gip Fabrizio Filice ha deciso di non applicare provvedimenti cautelari nei confronti di Pazzali, il quale rimane solo indagato in questa fase delle indagini.
personaggi coinvolti nelle indagini
- Matteo Renzi
- Carmine Gallo
- Nunzio Samuele Calamucci
- Enrico Pazzali