Mostra Futurismo: il Curatore Simongini svela la Verità, nessuna Influenza da Mollicone

Recentemente, si è acceso un acceso dibattito riguardo alla mostra sul Futurismo curata da Gabriele Simongini, un tema ripreso dal programma Report e discusso sulle pagine de Il Tempo. La questione è emersa in seguito all’incontro tra Simongini e l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha commissionato l’esposizione.

la commissione della mostra

Simongini ha chiarito che il suo incarico è stato conferito il 28 dicembre 2022 e non è stato influenzato da un articolo di Alberto Dambruoso pubblicato precedentemente, come riportato in alcune anticipazioni. Il curatore è stato scelto per la sua reputazione come storico dell’arte, privo di contendenti nei mercati.

obiezioni alla ricostruzione mediatica

Il curatore ha inoltre contestato diverse affermazioni contenute in articoli di stampa, evidenziando l’inesattezza di quanto riportato da Repubblica, relativo ai presunti fallimenti nel progetto di mostra olandese. Simongini sottolinea l’assenza di pressioni politiche da parte di Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera dei Deputati, riguardo a Fabrizio Russo, gallerista romano.

il valore e la portata dell’esposizione

Simongini ha messo in evidenza il suo curriculum accademico, ricordando la cattedra di Storia dell’arte contemporanea e i numerosi progetti da lui curati. La mostra avrà un’area espositiva di 4.000 metri quadrati, presentando circa 350 opere, inclusi 150 libri, manifesti, riviste e oggetti scientifici di epoca, dislocati su 26 sale. Tra i contributi editoriali figurano i nomi di prestigiosi esperti internazionali del Futurismo, come Gunther Berghaus e Giovanni Lista.

prospettive critiche

In chiusura, il curatore esprime disappunto per la rappresentazione della mostra sui media, segnalando che saranno generati contenuti infondati e mirati a criticare il governo guidato da Meloni. In particolare, Ranucci di Report ha descritto l’iniziativa come un “pasticciaccio infarcito di gaffe, conflitti di interesse e piccoli scandali”.