silenzio diplomatico dell’Arabia Saudita
Il recente attacco all’Iran ha suscitato una condanna ufficiale da parte dell’Arabia Saudita, ma la posizione di Riad rimane ambigua. Nonostante la grave violazione della sovranità nazionale dell’Iran, il comunicato del ministero degli Esteri saudita non menziona Israele nemmeno in modo indiretto. La condanna si concentra esclusivamente sull’atto di aggressione, con un evidente intento di mantenere un equilibrio diplomatico nella regione.
appello alla moderazione
La nota saudita, infatti, esprime un chiaro invito a tutte le parti coinvolte a esercitare moderazione. I nomi dei soggetti interessati non sono stati specificati, facendo intravedere una strategia di Riad per non schierarsi apertamente contro Israele in un contesto delicato. Questa posizione si riflette nella volontà di mantenere aperte le opportunità di un possibile rapporto di normalizzazione con lo stato ebraico, che sembrava avviarsi prima dell’aggressione di Hamas il 7 ottobre.
relazioni tra arabia saudita e israele
Secondo le dichiarazioni di Yuval Bitton, ex responsabile dell’intelligence carceraria di Israele, l’operazione militare israeliana non ha compromesso i rapporti in via di sviluppo tra Riad e Tel Aviv. Anzi, i sauditi sono motivati a stabilire legami con Israele, considerando l’Iran come la loro principale minaccia. Bitton ha evidenziato che Riad attende condizioni favorevoli per giungere a un accordo di pace, rilanciando l’idea che entrambi gli Stati condividano un nemico comune.
persone e attori coinvolti
- Faisal bin Farhan – Ministro degli Esteri saudita
- Yuval Bitton – Ex capo dell’intelligence carceraria israeliana
- Yahya Sinwar – Leader di Hamas
Di fronte a un contesto così complesso, la diplomazia saudita continua a giocare un ruolo strategico nel mantenere un equilibrio di potere e nella ricerca di nuove alleanze nella regione.