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L’attività investigativa ha portato a significativi risvolti operativi, con quattro arresti e due provvedimenti interdittivi, accompagnati da numerose perquisizioni sia in territorio nazionale che all’estero. Tra gli individui sotto inchiesta figurano anche ex membri delle forze dell’ordine.
25 ottobre 2024 | 23.05
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Il furto di informazioni classificate come “sensibili e segrete” provenienti da banche dati nazionali ha spinto la procura di Milano ad adottare un’ordinanza che prevede sei misure cautelari, comprendenti quattro arresti domiciliari e due interdizioni, nonché il sequestro di diverse società. L’indagine, condotta dal nucleo investigativo di Varese sotto la direzione della DDA di Milano, esamina i comportamenti di alcuni presunti membri di un’organizzazione dedita principalmente all’esfiltrazione di informazioni riservate per fini di profitto economico e non solo, attingendo a dati conservati in registri strategici nazionali come Sdi, Serpico, Inps, Anpr e Siva.
Nella nota diramata dal procuratore capo di Milano, Marcello Viola, è specificato che “sono state condotte decine di perquisizioni in territori nazionali e internazionali”. È emerso che anche ex appartenenti a forze di polizia sono tra gli indagati. L’accusa principale formulata è quella di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici. Secondo le ricostruzioni della procura, i furti sarebbero stati perpetrati anche su commissione, traendo nel mirino anche figure politiche di rilievo.
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