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Le parole del Rettore
24 ottobre 2024 | 14.41
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In un contesto in cui la Sicilia si colloca all’ultimo posto per numero di laureati in Italia, il Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri esprime l’ambizione di trasformare l’ateneo in un punto di riferimento per la politica e il territorio, al fine di contrastare la desertificazione giovanile nel meridione. L’obiettivo è incentivare i giovani a ritornare nella propria terra, piuttosto che allontanarsene, portando con sé il know-how acquisito altrove.
Midiri sottolinea l’importanza di questioni pratiche legate all’occupazione, spiegando che è necessario allineare i corsi di laurea con le esigenze del mercato del lavoro. In questo contesto, le università devono formare professionisti altamente qualificati. “Non si tratta solo di saper imparare, ma di saper fare”, afferma il Rettore, confermando il valore delle collaborazioni con le imprese locali.
L’Università di Palermo si distingue per la sua grandezza, occupando il 4° posto nella classifica Censis dei mega-atenei italiani, dopo istituzioni di fama come quelle di Padova, Bologna e La Sapienza di Roma. L’ateneo conta circa 1.600 docenti e 45.000 studenti, di cui due terzi sono esentati dalle tasse universitarie.
Il valore della formazione tradizionale
Midiri esprime anche preoccupazione per la crescente rilevanza delle università telematiche, riaffermando l’importanza della formazione in presenza. Secondo il Rettore, mentre le università online offrono risorse valide, non riescono a fornire ai giovani il senso di responsabilità necessario per diventare cittadini consapevoli. Vivere l’università è un’esperienza fondamentale che include interazioni sociali e la condivisione di emozioni, cruciali per la crescita personale.