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Un’importante udienza ha avuto luogo a Venezia a pochi giorni dall’anniversario di un tragico omicidio, nel quale è coinvolto il giovane Filippo Turetta. Questo interrogatorio rappresenta un momento cruciale nel tentativo di fare chiarezza sulla morte di Giulia Cecchettin, avvenuta lo scorso novembre. Turetta si è presentato in aula accompagnato dai suoi legali, promettendo una confessione completa riguardo ai fatti avvenuti.
24 ottobre 2024 | 17.52
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Filippo Turetta incrocerà per la prima volta lo sguardo di Gino Cecchettin, padre della vittima. Il giovane, che aveva lasciato l’Italia dopo l’omicidio, ha annunciato che fornirà risposte a tutte le domande durante le udienze. Inizialmente, aveva dichiarato al PM Andrea Petroni di voler onorare la memoria di Giulia con la sua testimonianza.
il caso dell’omicidio
Turetta ha raccontato i dettagli di quella tragica serata, a partire dal loro incontro in un centro commerciale a Marghera. Dopo un tentativo fallito di riprendere la relazione, si è lasciato sopraffare dalla rabbia e ha compiuto l’omicidio nel parcheggio di Vigonovo, per poi spostarsi in una zona industriale.
particolari dell’omicidio
Il giovane ha descritto come si sia sentito durante l’atto: “L’ultima coltellata le ho dato sull’occhio. Era come se non ci fosse più”. Turetta ha successivamente disposto del corpo e ha tentato di fuggire verso la Germania.
gli accuse e le conseguenze legali
La procura di Venezia ha formalizzato le accuse di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi. Turetta ha utilizzato un’app per monitorare Giulia e ha dimostrato una premeditazione evidente, progettando in dettaglio il femminicidio.
giustificazione e intenti
Il giovane ha respinto le accuse di premeditazione, ma il quadro generale rimane grave, con potenziali pene che potrebbero includere l’ergastolo.
Persone coinvolte nel processo
- Filippo Turetta
- Gino Cecchettin
- PM Andrea Petroni