Manovra alla Camera: Novità su Sanità, Bonus e Bitcoin

La discussione sulla Manovra 2025 ha già preso avvio, anche se il testo non è ancora approdato alla Camera. Il dibattito è intenso e coinvolge diverse tematiche, spaziando dalla sanità ai Bitcoin, passando per la famiglia e i bonus edilizi. Le divergenze di opinione emergono sia all’interno della maggioranza che nell’opposizione.

Reazioni sindacali

Nel frattempo, i sindacati hanno iniziato a manifestare le loro posizioni. La Cgil, guidata da Maurizio Landini, ha già chiesto uno sciopero generale contro la Manovra, sollecitando un incremento delle risorse per i lavoratori e per la sanità. La Uil adotta un approccio più cauto, mentre la Cisl ha accolto positivamente le misure presentate, in attesa di valutare il testo definitivo.

Esame parlamentare della manovra

In merito all’iter parlamentare, il governo sembra intenzionato a non ripetere l’approccio ‘zero emendamenti’ dell’anno scorso, che aveva scatenato proteste e ritardi. Si prevede, invece, un invito a limitare le proposte per garantire un esame più rapido della Manovra. La situazione è simile per il decreto fiscale collegato, che inizierà il suo iter al Senato.

Nonostante il Parlamento disponga di una dote finanziaria non ancora resa nota, è chiaro che ogni modifica richiederà un consenso adeguato, evitando di giungere alla scadenza del 31 dicembre, che porterebbe all’esercizio provvisorio.

Battaglia sulla spesa sanitaria

Si annuncia una forte contestazione in ambito sanitario, con il PD e il M5S che criticano il budget record del fondo sanitario nazionale, fissato a 136,48 miliardi per il 2025 e a 140,6 miliardi per il 2026, come dichiarato dalla premier Giorgia Meloni. Altre proposte emendative riguardano il settore familiare, con il PD che vorrebbe migliorare il congedo parentale, mentre il M5S intende riproporre misure come il sostegno al reddito e i bonus edilizi.

Dalla maggioranza, si registrano iniziative come quella del deputato leghista Giulio Centemero, che propone un emendamento per bloccare l’aumento della tassazione al 42% sulle plusvalenze da Bitcoin, citando il rischio di fuga degli investitori, incluso Elon Musk, CEO di Tesla e X.