Epatite C: Scopri perché solo l’11% degli Italiani tra 35 e 55 Anni si Sottopone allo Screening

Il recente incontro tenutosi a Roma ha messo in evidenza l’importanza di prolungare il programma di screening gratuito per l’epatite C fino al 2025, con l’obiettivo di estenderlo ai nati tra il 1948 e il 1968. Questa proposta è stata discussa durante la conferenza intitolata “Epatite C: Obiettivo eliminazione, il momento è adesso”, dove esperti e rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti si sono confrontati sulle strategia necessarie per eliminare questa infezione entro il 2030, come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

le proposte emerse

Durante l’incontro, gli specialisti hanno sottolineato che l’attuazione delle raccomandazioni non richiederebbe ulteriori fondi rispetto ai 71,5 milioni di euro già previsti dal Decreto Milleproroghe, molti dei quali sono rimasti non spesi a causa della scarsa partecipazione. Infatti, è emerso che solo l’11% della popolazione tra i 35 e i 55 anni ha partecipato allo screening.

il patto per l’eliminazione

Al termine della conferenza è stato siglato il “Patto per l’eliminazione dell’epatite C”, che rappresenta l’impegno congiunto degli attori coinvolti nel sistema sanitario per attuare le azioni necessarie. Questo accordo mira a garantire che lo screening venga ampliato e implementato in modo efficace.

l’importanza dello screening

La presidente di Aisf, Vincenza Calvaruso, ha espresso che l’epatite C rappresenta una grave malattia infiammatoria del fegato causata dal virus HCV. L’infezione, che può portare a complicazioni gravi come cirrosi e carcinoma epatico, spesso resta asintomatica, rendendo difficile individuare il numero reale di casi non diagnosticati. Pertanto, è fondamentale continuare e rafforzare il programma di screening per la popolazione target.

risultati fino ad oggi

Dal 2020, data di avvio del programma in Italia, sono stati identificati oltre 10.000 casi di infezione attiva da HCV, nonostante il programma abbia incontrato dei ritardi in alcune regioni. Massimo Andreoni, direttore scientifico di Simit, ha sottolineato l’importanza di una proroga dell’iniziativa, ampliandola a una popolazione più vasta e promuovendo campagne informative.

analisi della situazione attuale

Il report presentato da Isheo per Gilead Sciences ha rivelato che fino a dicembre 2023, oltre 1 milione di persone sono state testate, confermando i risultati conseguiti, ma indicano anche che è necessaria una maggiore copertura. Solo l’11% della coorte tra i 1969 e il 1989 ha partecipato allo screening, e l’estensione alla generazione compresa tra il 1948 e il 1968 potrebbe interessare oltre 31 milioni di individui, con costi che determinerebbero un investimento sostenibile rispetto ai fondi disponibili.

le dichiarazioni finali

Ivan Gardini, presidente di EpaC Ets, ha evidenziato la necessità di stabilire per le regioni una certezza di prolungamento nel lungo termine, creando uno screening strutturale per garantire la massima efficacia. Frederico da Silva, VP di Gilead Sciences Italia, ha ribadito l’impegno della società nella lotta contro le epatiti virali, affermando la rilevanza di garantire un ampio accesso alle cure e il raggiungimento degli obiettivi dichiarati dall’OMS.

personaggi partecipanti

  • Vincenza Calvaruso – Presidente Aisf
  • Massimo Andreoni – Direttore scientifico Simit
  • Ivan Gardini – Presidente EpaC Ets
  • Frederico da Silva – VP e General Manager Gilead Sciences Italia
  • Rappresentanti delle istituzioni e delle società scientifiche