Presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, sono stati attivati programmi di formazione specifica per il personale sanitario, con un focus particolare sulla gestione dell’emergenza legata al virus Marburg. Questa iniziativa è stata intrapresa in seguito all’allerta dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a seguito della situazione epidemica in Ruanda. Lo Spallanzani si conferma come la struttura di riferimento nazionale per le febbri emorragiche, predisponendo adeguate misure per affrontare possibili casi.
La guardia alta è attiva. Nella nota diffusa dall’istituto, si indicano vari interventi in atto, tra cui l’ottimizzazione della disponibilità di dispositivi di protezione individuale (DPI) e l’allestimento di stanze di degenza pronte ad accogliere pazienti potenzialmente infetti.
Alto isolamento
Per il mese di ottobre sono pianificate dieci sessioni di formazione, destinate principalmente al personale medico e infermieristico della task force specializzata in alto isolamento. Questo programma di formazione include:
- Procedure di decontaminazione e sanificazione.
- Gestione di vestizione e svestizione.
- Percorsi di ingresso e uscita dalla zona rossa dedicata.
Ulteriori dettagli sono forniti da Nicola De Marco, referente della Uosd Professioni Infermieristiche, che evidenzia l’importanza dei DPI e l’addestramento nelle fasi di vestizione e svestizione per garantire un biocontenimento efficace. Le stanze di degenza, pronte in breve tempo, sono progettate per ospitare casi di malattie altamente contagiose.
La gestione del reparto di alto isolamento è sotto la direzione di Emanuele Nicastri e avviene in accordo con protocolli stabiliti dal Ministero della Salute, assicurando massima sicurezza per pazienti e operatori sanitari. Inoltre, il personale dell’Ares 118 è coinvolto nell’addestramento per l’uso corretto dei DPI durante il trasporto di casi sospetti.
