Poliziotto di Verona Indagato per la Morte di Moussa Diarra: Cosa è Successo?

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Un caso di eccesso colposo di legittima difesa ha scosso Verona, in seguito alla morte di Moussa Diarra, un giovane di 26 anni originario del Mali, colpito da un agente di polizia mentre si trovava in stato di aggressione. L’episodio ha suscitato forti polemiche, portando Matteo Renzi a criticare Matteo Salvini, accusato di fomentare l’odio attraverso le sue dichiarazioni.

Il poliziotto è attualmente indagato per eccesso colposo di legittima difesa, a seguito dell’intervento che ha portato alla morte di Diarra. A sostegno dell’agente si è espresso Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, promettendo assistenza morale e legale.

Diarra era armato di coltello e aveva assalito alcuni agenti nei pressi della stazione. L’agente, a fronte della minaccia, ha dovuto fare uso dell’arma, sparando tre colpi, uno dei quali ha colpito fatalmente il giovane. Durante la notte, Diarra aveva già causato danneggiamenti e aggressioni, come registrato dai sistemi di videosorveglianza.

Intervento del Siulp: “Poliziotto costretto a usare l’arma”

Felice Romano, segretario generale del Siulp, ha rilasciato una dichiarazione in merito all’evento, richiamando l’attenzione sul delicato ruolo della polizia nelle situazioni di emergenza. Ha evidenziato che le decisioni vengono prese in pochi istanti e con grande difficoltà.

Romano ha sottolineato la reazione dell’agente, che dopo aver sparato ha immediatamente tentato di soccorrere l’aggressore. Ha quindi espresso l’auspicio che si eviti di politicizzare l’accaduto, che non rappresenta il pensiero della comunità locale.

Principali figure coinvolte

  • Moussa Diarra – giovane deceduto
  • Agente di polizia (non identificato)
  • Maurizio Gasparri – capogruppo di Forza Italia
  • Matteo Renzi – ex premier
  • Matteo Salvini – leader della Lega
  • Felice Romano – segretario generale del Siulp

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