Murelli (Lega): L’importanza di uno sportello psicologico nelle scuole – Un passo avanti per la salute mentale

“Dopo pandemia disturbi mentali in aumento tra i ragazzi che vorrebbero a scuola anche un educatore che li ascolti quotidianamente”

21 ottobre 2024 | 19.09

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Impatti della pandemia sui giovani

Le patologie cerebrali rappresentano la principale causa di disabilità e la seconda causa di mortalità dopo le malattie cardiovascolari. A seguito della pandemia da Covid, i disturbi mentali sono aumentati, specialmente tra i giovani. È fondamentale intraprendere azioni, ascoltando le loro esigenze. Un’iniziativa degna di nota è il progetto ‘Mi vedete’, volto a coinvolgere i ragazzi nelle attività scolastiche. È emerso che per gli studenti è essenziale avere accesso a uno sportello di supporto psicologico nelle scuole, iniziativa già adottata da alcuni istituti superiori con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Inoltre, per una maggiore efficacia, è necessaria la presenza di un educatore, una figura terza che possa ascoltarli quotidianamente.

Prevenzione del disagio giovanile

È cruciale prevenire il disagio mentale prima che si manifesti – ha dichiarato un’importante figura della politica italiana. È necessario affrontare le manifestazioni di disagio come il bullismo, la noia e i disturbi alimentari. In specifico, le regioni Lombardia ed Emilia-Romagna hanno già implementato un piano di prevenzione per il periodo 2021-2025. L’Italia è pioniera nell’avere reparti dedicati ai problemi neuropsichiatrici infantili e adolescenti. Permangono criticità, poiché non tutti i centri di ascolto operano efficacemente sul territorio. Le istituzioni devono impegnarsi per ascoltare i giovani, attivando centri specifici sia nelle scuole che nelle comunità locali, seguendo gli adolescenti dalla diagnosi alla cura, rendendo prioritario il tema della prevenzione.

Rilevanza del supporto educativo

Spesso, gli studenti non si confidano con amici o familiari per paura di essere giudicati e di subire stigmatizzazione. Comunicare con una figura terza può rivelarsi benefico. Questo è il ruolo cruciale che l’educatore scolastico può svolgere, potenziando l’educazione civica come momento di ascolto e partecipazione. È necessario creare le basi per una educazione relazionale che attualmente risulta carente nella società.