Indice di Rischio Politico e Sociale in Europa: Il Barometro Coface Segnala Livelli Ancora Elevati

analisi della ripresa economica globale

Il contesto attuale della ripresa economica a livello globale risulta variegato e complesso. L’economia degli Stati Uniti appare orientata verso un atterraggio morbido, mentre l’area euro si confronta con diverse incertezze, specialmente nel settore industriale. Contestualmente, la Cina manifesta difficoltà nel mantenere ritmi di crescita sostenuti. In questo scenario, il rischio politico e sociale in Italia resta elevato nonostante una diminuzione dell’inflazione, evidenziando una situazione sempre più intricata e incerta. L’analisi di Coface delinea ristrutturazioni nei rating di cinque paesi (quattro promozioni e un declassamento) e di diciassette settori (dodici miglioramenti e cinque declassamenti), rispecchiando così un momento di stabilizzazione della crescita mondiale prevista per il 2025, che rimarrà al di sotto del potenziale senza gravi perturbazioni.

situazione economica nell’area euro

Negli ultimi mesi del 2024, l’area euro ha visto una nuova contrazione del settore industriale. Le aspettative economiche non sembrano rosee, come dimostrato dal diminuito indice di fiducia dei responsabili degli acquisti. Particolarmente colpita è la Germania, il principale polo industriale europeo, con una produzione manifatturiera scesa del 12% rispetto ai livelli pre-pandemia. Anche il settore dei servizi, che aveva immesso vitalità nella ripresa, ha iniziato a rallentare, mentre i consumi delle famiglie restano contenuti a causa di risparmi elevati e scarsa fiducia in un ambiente politico incerto.

atmosfera di disinflazione negli Stati Uniti

Il terzo trimestre del 2024 ha portato segnali positivi riguardo alla disinflazione, sia negli Stati Uniti che in Europa, sostenuta dal calo dei prezzi delle materie prime, in particolare dei derivati petroliferi. Nell’area euro, le aziende sono esposte a un forte aumento del costo del lavoro per unità di prodotto (+4,2% su base annua), che erode i loro margini di profitto. In seguito a un picco nella redditività nella prima parte del 2023, si registra una diminuzione di quasi 2 punti percentuali in Germania e nei Paesi Bassi, raddoppiando il calo in Spagna e Italia, portando a un incremento delle insolvenze.

interventi delle banche centrali

I primi interventi di riduzione dei tassi da parte della Fed e della Bce nel 2024 segnano l’inizio dell’atteso allentamento monetario. Nonostante la politica monetaria si preveda più morbida nel prossimo anno, politiche fiscali più restrittive potrebbero causare effetti negativi sulla crescita della maggior parte dei Paesi, in particolare nell’area euro. A luglio 2024, la Commissione europea ha dato avvio a una procedura per deficit eccessivo per sette nazioni, tra cui la Francia.

impatto delle elezioni statunitensi

Con Kamala Harris e Donald Trump come i principali contendenti nella corsa alle elezioni presidenziali statunitensi, i programmi elettorali influenzeranno non solo l’economia nazionale ma anche le dinamiche globali. Sul piano interno, K. Harris si propone di regolamentare i prezzi e ridurre i costi delle abitazioni, mentre D. Trump punta a una significativa riduzione delle tasse e alla rivitalizzazione del settore energetico, in particolare degli idrocarburi. A livello internazionale, K. Harris viene percepita come simbolo di continuità di fronte a un D. Trump più imprevedibile e radicale. Qualunque sarà l’esito, queste elezioni influenzeranno profondamente l’economia globale nei prossimi anni.

sfide per l’economia cinese e crescita delle economie emergenti

Malgrado gli annunci di misure di supporto, l’economia cinese continua a decelerare, colpita da una crisi del mercato immobiliare e una domanda interna stagnante. Il contributo delle economie emergenti alla crescita globale rimarrà stabile nel 2025, grazie soprattutto all’accelerazione dei Paesi del Golfo e del Sud America, con una previsione di crescita meno intensa per il Brasile, dopo due anni di espansione intorno al 3%. Nonostante le difficoltà interne, molte nazioni del continente stanno beneficiando della ristrutturazione del commercio globale, emergendo come attori strategici nelle catene di approvvigionamento sino-americane.

In sintesi, si evidenzia una disomogeneità nella ripresa economica globale: mentre gli Stati Uniti mostrano segni di recupero, l’eurozona affronta sfide significative, soprattutto nel settore industriale, e la Cina continua a risentire della crisi nel mercato immobiliare.