Una problematica di salute globale è emersa con forza nelle recenti dichiarazioni di Marco Antonio Zappa, ex presidente della Sicob, che ha evidenziato come l’obesità non rappresenti solo un disagio estetico, bensì una seria patologia. Le statistiche attuali sulla salute in Italia rivelano che l’11,2% della popolazione è obesa, corrispondente a circa 6,5 milioni di individui, di cui una buona parte, oltre 3,2 milioni, potrebbe essere sottoposta a intervento chirurgico.
Interventi chirurgici e necessità di cure
La chirurgia bariatrica è riconosciuta come il gold standard per il trattamento dell’obesità severa. Nonostante gli notevoli progressi apportati dalla chirurgia italiana, il numero degli interventi rimane drasticamente inferiore rispetto alla domanda. Infatti, ogni anno in Italia vengono condotti al massimo 35.000 interventi, un numero irrisorio rispetto alla possibilità di trattamento di milioni di pazienti.
Un’emergenza di salute pubblica
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il termine ‘globesity’ è stato coniato per descrivere l’emergenza sanitaria legata all’obesità, che dal 1990 ha visto un aumento vertiginoso sia negli adulti che nei bambini. Le statistiche più recenti confermano che nel 2022, 1 persona su 8 nel mondo era obesa, con un aumento moltiplicato per quattro tra gli adolescenti. Questi dati mettono in luce l’urgente necessità di considerare l’obesità come una malattia seria, con costi diretti e indiretti enormi per la società e il sistema sanitario.
Problemi associati all’obesità
Zappa sottolinea le molteplici patologie che possono derivare dall’obesità, chiarendo che essere obesi significa essere malati. Le problematiche legate all’obesità comprendono:
- Malattie cardiologiche
- Problemi ortopedici
- Diabete di tipo 2
- Possibile insorgenza di cancro
Il messaggio chiave rimane chiaro: l’obesità non deve essere ignorata e necessita di un approccio multidisciplinare per essere efficacemente affrontata.
