Mattarella Sottolinea: Collaborazione tra Istituzioni, No alle Contrapposizioni

20 ottobre 2024 | 20.14

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La sinergia tra le istituzioni e all’interno di esse, la ricerca di accordi comuni e la condivisione delle decisioni sono fondamentali per il loro corretto operare e per la comunità”. Questo è quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la sua partecipazione all’inaugurazione del terzo Festival delle Regioni e delle Province autonome a Bari.

“Ci sono momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è sufficiente esprimere la propria visione delle cose – approfondendo divergenze e conflitti – ma è necessario possedere la capacità di mediazione e sintesi. Questo aspetto è essenziale per la vita democratica, poiché le istituzioni appartengono a tutta la collettività e tutti devono essere in grado di riconoscersi in esse”, ha affermato il Capo dello Stato.

Mattarella ha evidenziato questa osservazione nel suo intervento, prendendo spunto dal ruolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome come “spazio di collaborazione e dialogo tra queste istituzioni per coordinare scelte e assumere posizioni comuni”.

Questa affermazione offre spunti per diverse interpretazioni, in particolar modo in un momento di crescente conflitto tra Governo e maggioranza da una parte e magistratura e opposizione dall’altra. Inoltre, l’attuale situazione relativa all’elezione del giudice costituzionale di nomina parlamentare, che deve sostituire Silvana Sciarra dopo quasi un anno di stallo, preoccupa il Presidente. La scadenza di dicembre evidenzia l’assenza di nomine anche per il presidente Augusto Barbera e i vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti, tutti in carica da nove anni.

Il Parlamento è convocato per il 29 ottobre prossimo in seduta comune, per tentare per la nona volta di eleggere il successore di Sciarra, dopo il tentativo infruttuoso del centrodestra di far approvare il proprio candidato nella precedente votazione e l’assenza dell’opposizione al voto. Mattarella ha quindi lanciato un appello alla collaborazione, seguendo l’“invito” formulato la scorsa estate “con garbo ma con determinazione” per eleggere al più presto questo giudice, sanando così “un vulnus alla Costituzione compiuto dal Parlamento”.

Se la situazione di posti vacanti dovesse continuare, il rischio di un’interruzione nel funzionamento della Corte costituzionale si amplificherebbe, portando a un invito rinnovato al termine dell’intervento a Bari: promuovere una collaborazione istituzionale che rafforzi la democrazia.