Secondo l’analisi recente condotta da Vis Factor, il gradimento nei confronti del governo Meloni ha mostrato una certa stabilità, raggiungendo il 46,1% rispetto al 46,9% del mese di ottobre dell’anno precedente. Questo risultato segna il secondo anno di legislatura per l’esecutivo, indicandone una tenuta apprezzabile tra la popolazione. I dati sono stati raccolti attraverso il Human Index, un indicatore avanzato che sintetizza informazioni provenienti da sondaggi quantitativi e da analisi di web e social listening, in collaborazione con Emg.
Podio dei leader: Meloni, Tajani, Schlein
È stata elaborata una classifica di gradimento per i leader politici, dove Giorgia Meloni occupa il primo posto con una percentuale del 39,3%. Seguono:
- Antonio Tajani – 33,6%
- Elly Schlein – 30,9%
- Giuseppe Conte – 29,7%
- Matteo Salvini – 26,5%
Tajani: il ministro più ben visto
Riguardo ai ministri, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si distingue come il più apprezzato. La classifica prosegue con:
- Guido Crosetto (Difesa) – 32,7%
- Adolfo Urso (Made in Italy) – 31,7%
- Gilberto Pichetto Frattin (Ambiente ed Energia) – 29,7%
- Matteo Piantedosi (Interno) – 29,6%
Intenzioni di voto: Fratelli d’Italia e PD
Le ultime rilevazioni sulle intenzioni di voto rivelano:
- Fratelli d’Italia – 28,8%
- Partito Democratico – 22,6%
- Movimento 5 Stelle – 12,3%
- Forza Italia – 9,2%
- Lega – 8,2%
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6,4%
- Italia Viva – 2,5%
- Azione – 2,4%
Giudizio sulla legge di Bilancio
Un’analisi della legge di Bilancio ha mostrato un sentiment negativo pari al 60,2%, con emozioni predominanti tra cui:
- Preoccupazione – 25%
- Delusione – 21%
- Frustrazione – 14%
Le tasse più impopolari
La classifica delle tasse più odiate dagli italiani è la seguente:
- Accise su benzina e tabacco – 29,12%
- IVA – 22,41%
- Tasse sulla casa – 18,16%
- Tasse sul lavoro – 17,21%
- Canone Rai – 9,09%
Stabilità del governo e mancanza di alternative
Secondo Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, il governo Meloni ha mantenuto una stabilità fondamentale per il Paese, non commettendo errori significativi. La mancanza di un’opposizione coesa contribuisce a questo stato di fatto. Nonostante il sentiment negativo sulla legge di Bilancio sia fisiologico, sono attese misure future decisive che possano caratterizzare l’operato dell’esecutivo.
