Convegno Digital Meet 2024: Scopri l’Etica dell’Intelligenza Artificiale

il convegno sull’etica dell’intelligenza artificiale

Un’importante conferenza ha avuto luogo nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Madama, incentrata sul tema dell’etica nell’intelligenza artificiale. L’evento è stato organizzato da Digital Meet e ha visto la partecipazione attiva del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini.

necessità di regole per l’ia

Il Sottosegretario ha enfatizzato l’urgenza di stabilire regole precise per gestire l’intelligenza artificiale. Barachini ha dichiarato che il Governo intende anticipare le normative europee, introducendo un elemento innovativo nell’Ai Act: il riconoscimento del reato di deep fake, con pene che possono variare da 1 a 5 anni. Questo approccio mira a proteggere il processo democratico e a garantire la verità nell’informazione.

una sfida senza precedenti

Barachini ha descritto la situazione attuale come una sfida senza precedenti, evidenziando l’importanza di tutelare i diritti d’autore e garantire la distinzione tra contenuti generati da esseri umani e quelli creati artificialmente. Ha citato le parole del Premio Nobel per la fisica, Geoffrey Hinton, sottolineando che la comunità scientifica deve affrontare urgentemente la questione di come l’umanità possa mantenere il controllo sulle proprie esistenze.

le opinioni degli esperti

Il senatore Antonio De Poli, organizzatore e moderatore del convegno, ha richiamato l’attenzione su uno studio della Commissione Europea che evidenzia come il 61% dei cittadini europei sia favorevole all’uso dell’intelligenza artificiale, ma il 88% avverte la necessità di una gestione cauta di tale tecnologia. De Poli ha affermato che le istituzioni devono stabilire linee guida etiche e promuovere un’ampia alfabetizzazione sull’uso di questa tecnologia.

alfabetizzazione e consapevolezza

Il fondatore di Digital Meet, Gianni Potti, ha ribadito l’importanza di non subire passivamente gli strumenti digitali, ma piuttosto di potenziare le competenze degli utenti. Ha sottolineato come la consapevolezza nell’utilizzo delle tecnologie digitali resti cruciale per un futuro sereno.

interventi e commenti dal panel

Molti esperti hanno partecipato alla discussione, tra cui:

  • Riccardo Schvarcz, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Padova
  • Gianni Dal Pozzo, rappresentante di Alumni
  • Marco Soffientini, esperto di diritto delle nuove tecnologie
  • Armando Zambrano, presidente di ProfessionItaliane
  • Laura Aglio, rappresentante dell’Agid
  • Alessandro Sperduti, docente dell’Università di Padova

Schvarcz ha messo in evidenza l’importanza di formare professionisti attivi, mentre Zambrano ha sollevato preoccupazioni riguardo alla delega delle capacità umane alle macchine. Dal Pozzo ha infine riferito gli investimenti statunitensi e cinesi nell’intelligenza artificiale, suggerendo che l’Europa rischia di restare indietro.

conclusioni sul futuro dell’ia

Soffiantini ha offerto una riflessione sulla responsabilità umana di fronte all’intelligenza artificiale, citando un emblematico episodio storico per dimostrare che l’intelligenza umana è insostituibile. Sperduti ha concluso affermando che non si possono ignorare gli errori dell’intelligenza artificiale, sia consapevoli che inconsapevoli, poiché ciò comporta rischi significativi, ma offre anche opportunità di crescita.