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Recentemente, il mondo della musica è stato scosso dalla condanna del trapper Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang, a Milano. La sentenza, emessa al termine di un processo con rito abbreviato, ha inflitto una pena di 3 anni e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Questo si ricollega agli avvenimenti del 10 aprile 2021, quando un assembramento volto alla realizzazione di un videoclip musicale si trasformò in disordini nella zona di San Siro, culminando in atti di violenza, come il lancio di oggetti contro la polizia.
Secondo le indagini, Baby Gang era coinvolto anche nella produzione di un videoclip del suo collega Amine Ez Zaaraoui, meglio conosciuto come Neima Ezza, che ha ricevuto una pena di un anno e sei mesi di messa alla prova.
dettagli sulle proteste
Un appello sui social, lanciato durante un periodo critico della pandemia, aveva mobilitato circa 300 giovani, i quali, però, si erano dati alla fuga al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine. Un video sui social media ha contribuito a incriminare Baby Gang, mostrando il trapper alle prese con la fuga.
difesa e controargomentazioni
Il legale di Baby Gang, Niccolò Vecchioni, ha dichiarato di voler presentare ricorso contro la sentenza, sostenendo che il suo assistito non era presente al momento dell’intervento della polizia.
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