Gaza: Pressioni USA su Israele per Soluzioni Costruttive

La questione umanitaria nella Striscia di Gaza ha attirato l’attenzione degli Stati Uniti, i quali hanno recentemente espresso pressioni su Israele dopo aver inviato un ultimatum riguardante il potenziale embargo sulle armi. Il Dipartimento di Stato ha sottolineato i progressi evidenti, ma ha chiarito che le misure adottate non sono sufficienti.

pressione degli stati uniti su israele

Gli Stati Uniti hanno intensificato le richieste verso il governo israeliano, in seguito a una lettera firmata dai dipartimenti di Stato e Difesa. Nella missiva, Washington ha posto un termine di 30 giorni per modifiche nella gestione degli aiuti a Gaza, sottolineando che l’eventuale inadempienza potrebbe portare a uno stop agli aiuti militari americani, attualmente destinati a Tel Aviv.

comunicazione ufficiale

Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, ha chiarito che misure simili erano state attuate in passato con esiti positivi. Ha evidenziato che l’amministrazione ha notato qualche miglioramento recente, con la riapertura di un’importante via di trasporto per aiuti umanitari verso Gaza.

l’ultimatum e le conseguenze

Se Israele non adempirà alle richieste formulate entro un mese, potrebbero sorgere conseguenze significative sulla politica americana riguardante il sostegno militare. I segretari Antony Blinken e Lloyd Austin hanno manifestato preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria, specialmente in seguito a una riduzione degli aiuti osservata dall’inizio dell’anno.

impegni richiesti

Il governo statunitense ha chiesto l’accesso giornaliero di 350 camion di aiuti a Gaza, l’apertura di un ulteriore valico e l’implementazione di pause umanitarie. Queste misure sono considerate cruciali per invertire la tendenza negativa degli aiuti in entrata.

misure adottate da israele

Recentemente, il portavoce del Dipartimento di Stato ha evidenziato che Israele ha migliorato infrastrutture e magazzini per le operazioni umanitarie. Sebbene siano stati fatti alcuni progressi, Washington richiede un aumento significativo nella distribuzione di cibo e acqua. La legge americana sugli aiuti umanitari vincola l’amministrazione a garantire che i destinatari non ostacolino l’accesso agli aiuti.

future comunicazioni

Si prevede anche l’apertura di un nuovo canale di dialogo per discutere incidenti che coinvolgono civili, con un incontro già programmato per la fine del mese, sotto l’egida del Dipartimento di Stato.

  • Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca
  • Antony Blinken, segretario di Stato
  • Lloyd Austin, segretario della Difesa
  • Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato