Uccisione della Psichiatra Barbara Capovani a Pisa: Ergastolo per Gianluca Paul Seung

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condanna per omicidio volontario premeditato

La Corte di Assise di Pisa ha emesso una sentenza, il 16 ottobre 2024, che ha visto protagonista Gianluca Paul Seung, condannato all’ergastolo per l’omicidio volontario premeditato della psichiatra Barbara Capovani. L’aggressione si è verificata nell’aprile 2023, all’esterno del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Pisa, dove la vittima svolgeva la propria attività professionale. In seguito alle gravi ferite riportate, la dottoressa è deceduta. Seung è stato anche obbligato a risarcire le parti civili e a coprire le spese processuali.

richieste e difesa

Il pubblico ministero Lydia Pagnini ha chiesto l’ergastolo con condizioni di isolamento diurno per 18 mesi. I familiari di Barbara Capovani, rappresentati dall’avvocato Stefano Del Corso, hanno chiesto un indennizzo di 1.850.000 euro per i danni subiti. Gli avvocati difensori di Seung, Gabriele Parrini e Andrea Pieri, hanno sostenuto l’incapacità di intendere del loro assistito, richiedendo una sentenza assolutoria o, in subordine, l’abbassamento dell’accusa da omicidio volontario a preterintenzionale, escludendo l’aggravante della premeditazione.

la confessione dell’imputato

Nel corso dell’udienza, Seung, 36 anni ed ex paziente della dottoressa Capovani, ha confessato le proprie responsabilità per l’aggressione avvenuta il 21 aprile 2023. Ha dichiarato: “Confermo di essere l’aggressore di Barbara Capovani” e ha descritto il proprio odio verso la psichiatra, esprimendo farneticazioni riguardo a presunti traffici di organi, cannibalismo e culti satanici.

antefatti e indagini

Gianluca Paul Seung, residente a Torre del Lago, possedeva precedenti penali per aggressione e reati sessuali. Arrestato il 23 febbraio 2023, due giorni dopo l’aggressione, egli era stato collegato dall’indagine della polizia, avvenuta il giorno dell’attacco durante il quale la dottoressa Capovani era stata brutalmente colpita. Gli agenti hanno iniziato a raccogliere prove attraverso diverse telecamere, portando così alla cattura di Seung.

elementi di premeditazione

La Corte ha accertato la premeditazione dell’omicidio anche in base alla strategia messa in atto da Seung, che aveva tentato di avvicinarsi alla vittima indossando abiti scuri. Al momento del crimine, è riuscito a sorprendere la psichiatra, colpendola con un oggetto contundente. La testimonianza di un individuo che lo aveva visto il giorno precedente all’aggressione ha ulteriormente confermato la sua identità.

la perquisizione dell’abitazione

Il 22 aprile, le forze dell’ordine, seguendo le indicazioni della Procura, si sono recate presso l’abitazione di Seung per eseguire una perquisizione. L’imputato ha tentato di opporsi barricandosi in casa, costringendo gli agenti a intervenire. Durante l’operazione, Seung ha tentato di aggredire i poliziotti, ma è stato immobilizzato. Gli investigatori hanno rinvenuto una balestra con dardi nel suo appartamento.

profilo dell’imputato

Seung era già noto alla polizia per il suo comportamento molesto, con molteplici denunce e fogli di via da diverse regioni. Aveva anche cercato di denunciare situazioni di complotto concluso in lettere dal tono confuso a diverse autorità, parlando di presunti traffici e sette sataniche.

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