A seguito di un intenso e acceso dibattito, il Senato ha approvato il ddl n. 824, relativo alla gestazione per altri, stabilendo quindi che la maternità surrogata sarà considerata un reato anche per coloro che decidano di praticarla all’estero. Questo provvedimento, già approvato dalla Camera, ha visto un voto favorevole da parte delle forze di maggioranza, con 84 sì e 58 no dalle opposizioni.
Il voto in senato
Il voto che ha portato all’approvazione della legge è avvenuto in un clima di forte tensione, con diversi richiami all’ordine da parte dei presidenti di turno del Senato. Le discussioni si sono intensificate, generando incertezze e polemiche tra i partisan pro e contro il provvedimento, presentato dall’onorevole Carolina Varchi di Fratelli d’Italia. Numerosi interventi sono stati interrotti a causa di contestazioni accese, come nel caso della senatrice del Movimento 5 Stelle, Elisa Pirro, che ha sottolineato con fermezza la sua posizione, affermando l’autonomia sul proprio corpo.
Tensioni e proteste in aula
Le critiche non hanno tardato ad arrivare, con il senatore della Lega Massimiliano Romeo che ha denunciato il fenomeno della maternità surrogata, associandolo a una forma di sfruttamento economico. Al contrario, la senatrice Alessandra Maiorino del M5S ha evidenziato le contraddizioni della legge, sostenendo che essa sminuisce la dignità umana e riduce le pratiche illegali a reati minori.
Le reazioni in senato
Molti senatori hanno avanzato obiezioni, evidenziando la necessità di garantire i diritti delle donne. Anna Rossomando del PD ha messo in discussione la validità del concetto di “reato universale”, mentre Gianni Berrino di Fratelli d’Italia ha richiamato l’attenzione su aspetti scientifici legati alla maternità. A completare il quadro, Filippo Sensi ha espresso la sua visione, sostenendo che l’amore dovrebbe guidare le decisioni riguardanti la maternità.
Critiche e difese della norma
Infine, la presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger, ha dichiarato che questa legge rappresenta una mera propaganda, non destinata a essere applicata. Ritiene che la maternità surrogata, già vietata in Italia, non dovrebbe essere considerata un reato universale, tenendo conto delle normative vigenti in numerosi altri Paesi.
Tra i personaggi e le personalità coinvolte nei dibattiti, si segnalano:
- Carolina Varchi (Fdi)
- Elisa Pirro (M5S)
- Massimiliano Romeo (Lega)
- Alessandra Maiorino (M5S)
- Anna Rossomando (PD)
- Gianni Berrino (Fdi)
- Filippo Sensi (PD)
- Julia Unterberger (Gruppo per le Autonomie)