Scontro Ucraina-Russia a Kursk: Chi Sta Vincendo? Le Versioni Opposte di Mosca e Kiev

Il conflitto tra forze ucraine e russe ha subito un’evoluzione significativa a partire dall’invasione della regione di Kursk il 6 agosto. Ad oggi, la situazione rimane complessa e incerta, con il controllo del territorio conteso tra le due fazioni.

l’avanzata ucraina

Il 6 agosto, le forze ucraine hanno preso piede in Russia, rivendicando la conquista di 1.250 chilometri quadrati di terreno e il dominio su 92 insediamenti già nelle prime ore dell’operazione. Da quel momento, i combattimenti non si sono arrestati, estendendosi nel territorio russo.

le opinioni russe

In data recente, Apti Alaudinov, portavoce delle forze russe a Kursk, ha dichiarato che le forze moscovite sono riuscite a riacquistare il 50% del territorio precedentemente occupato dagli ucraini. I rapporti ufficiali indicano che tra le località riconquistate ci sono Novaya Sorochina e Pokrovsky. Analisi dell’Institute for the Study of War (ISW) di Washington sostengono che l’Ucraina continui a detenere il controllo della maggior parte dell’area conquistata ad agosto.

la posizione ucraina

Sabato scorso, Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta mantenendo le sue posizioni, evidenziando il controllo su Sudzha, un punto strategico per il transito del gas dall Russia verso l’Europa. In aggiunta, nel corso dei combattimenti, si sono registrati circa 112 mila civili sfollati, e almeno 308 persone, tra cui 11 bambini, sono rimaste ferite a causa delle ostilità. La Russia ha accusato l’Ucraina di deportare mille residenti, basandosi su informazioni non verificate fornite da familiari ai rappresentanti per i diritti umani.

il sentimento della popolazione locale

I cittadini della regione di Kursk hanno espresso il loro malcontento riguardo l’assenza di interventi da parte delle autorità. Una residente di nome Natalia Kartseva ha lamentato la mancata protezione della popolazione e l’invasione delle forze ucraine, mentre un altro cittadino, Nikolai Pakhomov, ha chiesto trasparenza rispetto ai responsabili dell’accaduto.

rischi alla centrale nucleare

La centrale nucleare di Kursk, la terza più grande in Russia, presenta preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza. Situata a breve distanza dai combattimenti, l’impianto con quattro reattori Rbmk non dispone di adeguati sistemi di difesa contro attacchi militari. Da fonti interne si apprende che le misure di sicurezza funzionano solo per eventi non bellici. Il punto più vulnerabile resta rappresentato dai bacini di raffreddamento, i quali, in caso di attacco, potrebbero provocare una diffusa radioattività. Nel frattempo, la nuova centrale Kursk II, non ancora attiva, è stata progettata per resistere a urti aerei, seguendo le linee guida post-11 settembre.

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