Mascioli (Crn-Iia): Chiarezza sui Cam per Menù Più Flessibili ed Eco-Sostenibili

necessità di chiarezza sui criteri ambientali minimi

È emersa l’importanza di definire chiaramente i Criteri Ambientali Minimi (Cam) nell’ambito della ristorazione scolastica. Il messaggio corrente sembra suggerire erroneamente che tali criteri obblighino all’acquisto esclusivo di prodotti alimentari bio a chilometro zero, come stabilito dalla Legge 61 del 2022. Questa normativa ha fornito una nuova definizione di chilometro zero, ma i vincoli richiesti dai Cam sono diversi. Infatti, è previsto che almeno il 50% dei prodotti ortofrutticoli utilizzati in un determinato periodo di tre mesi sia di origine biologica.

flessibilità dei menù e scelte alimentari

Alessandra Mascioli, rappresentante del CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico e coordinatrice del tavolo Cam, ha sottolineato la flessibilità offerta dai criteri. I Cam includono indicazioni che permettono alle aziende di ristorazione di sostituire una specifica categoria di ortaggio con un’altra, mantenendo però equivalenti le caratteristiche nutrizionali e considerando la disponibilità della materia prima biologica. In merito al chilometro zero, non è stata aggiornata la definizione iniziale, che comprendeva una distanza di 200 chilometri, per favorire l’accesso dei prodotti biologici italiani nelle mense pubbliche.

obblighi delle stazioni appaltanti

Il Codice dei Contratti Pubblici stabilisce che le stazioni appaltanti devono prendere in considerazione i criteri premiali dei Cam, lasciando però un margine di discrezionalità nella loro applicazione. Le sfide sorgono in fase attuativa: le stazioni devono decidere come implementare questi criteri. Si suggerisce che sia necessaria una circolare applicativa per chiarire le modalità di analisi di mercato sui prodotti ortofrutticoli disponibili, al fine di stabilire se adottare un raggio di 70 chilometri o mantenerne uno più ampio.

documentazione e requisiti richiesti

Si pone un ulteriore dilemma riguardo alla documentazione richiesta dai cam, necessaria per garantire una competizione equa durante le gare. Questa documentazione può risultare particolarmente onerosa e potrebbe essere presentata solo dal primo classificato nella fase di aggiudicazione provvisoria. Pertanto, sarebbe opportuno fornire una circolare esplicativa per chiarire questi aspetti e migliorare l’efficacia dei Cam nella pratica.

  • Alessandra Mascioli, CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico