Il Messaggio di Xi Jinping: Esplora la Provincia Cinese di Frontiera con Taiwan

pressioni cinesi su taiwan

La Repubblica Popolare Cinese mantiene una continua pressione su Taiwan, considerata una “provincia ribelle” da “riunificare”. Il leader cinese Xi Jinping ha compiuto una visita alla contea di Dongshan, nei pressi di Taiwan, dove ha ribadito la determinazione di Pechino di non escludere l’uso della forza in caso di necessità. Questa affermazione giunge dopo recenti manovre militari cinesi, che hanno nuovamente focalizzato l’attenzione internazionale sullo Stretto di Taiwan.

strategia cinese e risposta taiwanese

Taipei sostiene energicamente la propria democrazia, ricevendo il sostegno degli Stati Uniti in questo contesto. Xi Jinping, governatore in precedenza della provincia di Fujian, ha sollecitato il suddetto territorio a partecipare alla “spinta alla modernizzazione” della Cina e ha riferito sulla promozione degli scambi culturali attraverso lo Stretto.

Recentemente, si è registrato un aumento delle attività militari: 111 aerei cinesi hanno sorvolato la cosiddetta ‘linea mediana’ dello Stretto, e diverse unità navali, incluse 18 della Guardia costiera, hanno circondato l’isola. Questo incremento nell’attività militare sta contribuendo a un deterioramento delle relazioni con Taipei.

nuove dinamiche militari

L’estensione delle operazioni militari cinesi verso le coste di Taiwan è in continuo aumento. Secondo esperti, le manovre recenti stanno avvenendo con una complessità maggiore, segno di un miglior coordinamento tra le forze cinesi. Allo stesso tempo, esiste una preoccupazione crescente riguardo al rischio di incidenti o conflitti nella regione.

Xi Jinping – leader cinese
Lai Ching-te – presidente di Taiwan
Tsai Ing-wen – ex presidente di Taiwan
David Sacks – esperto del Council on Foreign Relations
Brian Hart – analista del China Power Project

esercitazioni militari e tensioni regionali

La Cina ha anche schierato la portaerei Liaoning, permettendo alla nave di esercitarsi nel proiettare la propria potenza nell’Oceano Pacifico, in un contesto in cui la presenza statunitense e di alleati, come Giappone, Corea del Sud, Australia e Regno Unito, è costante. La Cina sembra voler mascherare le sue esercitazioni come un “gesto d’amore” rispetto alla situazione di Taiwan, mentre in realtà si conferma la volontà di mantenere alte le pressioni militari sulla regione.

In questo panorama, si sottolinea come le esercitazioni militari eseguite dalla Repubblica Popolare in risposta alle manovre statunitensi indicano l’intenzione di Pechino di adottare una strategia di dissuasione attiva. La possibilità di un incidente tra le forze cinesi e taiwanesi non può essere sottovalutata, rischiando di generare una crisi politica difficile da gestire per entrambe le parti.