Il conflitto attuale tra Israele e Iran ha portato a un’intensificazione delle operazioni militari nella regione, come confermato da una serie di eventi recenti. Un report del Washington Post evidenzia i dettagli delle azioni condotte dalle Forze di difesa israeliane (IDF) e le comunicazioni diplomatiche tra i leader dei due paesi.
Benjamin Netanyahu ha rassicurato Joe Biden, affermando che Israele non mirerà a obiettivi nucleari o petroliferi in Iran in risposta all’attacco missilistico avvenuto il primo ottobre. Questa assicurazione, riportata da fonti ufficiali americane, suggerisce che Israele focalizzerà i raid esclusivamente sui siti militari iraniani.
Il Wall Street Journal sottolinea che tale impegno è emerso nel corso di una telefonata tra Biden e Netanyahu e nei colloqui tra il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Secondo il Washington Post, questa notizia è stata accolta con sollievo a Washington.
Ritorno di Esmail Qaani
In un altro sviluppo, Esmail Qaani, apparente capo della Forza Quds, è riapparso in televisione, contrariamente alle segnalazioni sulla sua presunta morte durante un raid. La televisione di Stato iraniana ha trasmesso immagini di Qaani durante una cerimonia a Kerbala, riallacciando i collegamenti con eventi recenti e con il raid che ha colpito Hezbollah.
Operazioni militari: aggressione a Gaza e Libano
Le IDF hanno annunciato di avere colpito 230 obiettivi nelle ultime 24 ore, con un’intensificazione degli scontri in Libano e Gaza. Sono state colpite più di 200 strutture legate a Hezbollah in Libano, inclusi lanciarazzi e posizioni strategiche, risultando in numerosi terroristi uccisi. In Gaza, nell’area di Jabaliya, è stata neutralizzata una cellula che aveva attaccato le truppe israeliane, mentre ulteriori operazioni hanno portato a perdite significative tra i miliziani e la distruzione di infrastrutture terroristiche.
Tag
Vedi anche