Antimafia: Cambiamenti all’Orizzonte per la Legge sulle Incompatibilità con i Casi De Raho e Scarpinato

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Recentemente, è stata proposta una modifica alla legislazione che regola la Commissione parlamentare Antimafia, con l’intento di stabilire regole più chiare sulle incompatibilità dei commissari coinvolti in indagini specifiche. Questa iniziativa è stata presentata dalla presidente della Commissione, Chiara Colosimo, durante un incontro dell’ufficio di presidenza.

Questa proposta di modifiche è finalizzata a garantire l’imparzialità nelle indagini, richiedendo che i commissari si astengano sia dalle deliberazioni che dall’accesso agli atti qualora fossero al centro di un’inchiesta. La bozza sarà soggetta a ulteriori discussioni e integrazioni prima di essere presentata al Parlamento per l’approvazione.

Contesto e motivazioni

La richiesta di riforma si inserisce in un contesto di polemiche che hanno coinvolto membri di maggioranza negli ultimi mesi. Il focus è stato posto sulla partecipazione di alcuni commissari a indagini specifiche, come nel caso del deputato del Movimento 5 Stelle, Federico Cafiero de Raho, e del senatore Roberto Scarpinato. Questi commissari sono stati oggetto di critiche a seguito della loro inclusione nei lavori delle indagini su accessi inappropriati a database e sulla strage di via D’Amelio.

Critiche e polemiche recenti

Le polemiche si sono amplificate in relazione alla posizione di De Raho, ex procuratore nazionale antimafia durante i fatti oggetto di analisi, e delle comunicazioni tra Scarpinato e l’ex collega Gioacchino Natoli, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’integrità dell’operato della Commissione.

Personaggi coinvolti

Le personalità che hanno attirato attenzione in questo contesto includono:

  • Chiara Colosimo (presidente della Commissione Antimafia)
  • Federico Cafiero de Raho (deputato M5S)
  • Roberto Scarpinato (senatore M5S)
  • Gioacchino Natoli (ex magistrato)

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