risposta di pechino al discorso di lai
Pechino ha risposto con nuove manovre militari nei pressi di Taiwan. Le esercitazioni, denominate “Joint Sword-2024B”, sono state avviate da poco e si configurano come una reazione al discorso tenuto dal presidente di Taiwan in occasione della Festa Nazionale. Questa situazione segue le manovre avvenute a maggio, conosciute come “Joint Sword-2024A”, che erano state programmate in seguito all’assunzione della presidenza da parte di Lai Ching-te, noto anche come William Lai.
le dichiarazioni di lai e le reazioni cinesi
Lai è stato etichettato da Pechino come un “pericoloso separatista.” Nel suo intervento del 10 ottobre, ha sottolineato che Taiwan e la Cina non devono considerarsi subordinate l’una all’altra. Ha dichiarato che la Repubblica Popolare non ha alcun diritto di rappresentare Taiwan e ha affermato il suo impegno a “resistere all’annessione”. L’intento di Lai di rivendicare la sovranità dell’isola indipendente è stato visto con disapprovazione dalla diplomazia cinese, che ha accusato il presidente taiwanese di alimentare le tensioni.
manovre militari e provvedimenti cinesi
Le esercitazioni hanno avuto inizio con l’avvistamento della portaerei Liaoning nelle acque del canale di Bashi, considerato strategico per la posizione di Taiwan. A seguire, navi da guerra e aerei sono stati dispiegati in nove aree intorno all’isola, registrando la presenza di 125 velivoli cinesi, cifra record. Importante nota è il coinvolgimento della Guardia Costiera cinese intorno a Taiwan, che ha dichiarato tali azioni come necessari deterrenti verso le attività separatiste.
reazioni internazionali e potenziali conflitti
A Washington, la situazione è monitorata con forte preoccupazione, ritenendo immotivata la risposta militare cinese. Il Dipartimento di Stato statunitense ha esortato Pechino a riguardare le sue azioni nel mantenere la pace e la stabilità nell’area. Taiwan, da parte sua, ha confermato il dispiegamento di truppe per garantire la libertà e la democrazia dell’isola, condannando le provocazioni cinesi.
wiliam lai: il presidente controverso
William Lai, 65 anni, è alla presidenza di Taiwan dal maggio 2024 ed è stato vice presidente dal 2020. La sua elezione è stata un risultato significativo per il Partito progressista democratico, in quanto rappresenta la terza volta consecutiva che il partito guida l’isola. Con un percorso formativo in Medicina presso Harvard, ha precedentemente ricoperto la carica di primo ministro e sindaco di Tainan.
Hanno seguito le sue dichiarazioni critiche verso Pechino, asserendo che la Cina non ha diritto a rappresentare Taiwan. L’immagine di Lai si delinea come quella di un “separatista” agli occhi di Pechino, mentre per lui è fondamentale affermare il sistema democratico taiwanese e difendere la sovranità dell’isola in un contesto di crescente tensione internazionale.
Ospiti e Personalità:– Lai Ching-te (William Lai) – Presidente di Taiwan
– Zhu Fenglian – Portavoce dell’Ufficio cinese per gli Affari di Taiwan
– Andrei Belousov – Ministro russo della Difesa