È stato divulgato il VI rapporto dell’Osservatorio di 4.Manager riguardante l’Intelligenza Artificiale, focalizzandosi sul cambiamento culturale e organizzativo necessario per le imprese e i manager, evidenziando nuove traiettorie della managerialità.
14 ottobre 2024 | 15.53
LETTURA: 2 minuti
Fino a settembre 2024, circa 10.000 imprese italiane hanno implementato tecnologie di AI, registrando un aumento del 30% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è accompagnato da una domanda di competenze che è incrementata del 157% nel corso degli ultimi cinque anni. Verranno sottolineati anche i divari e gli ostacoli significativi che richiedono investimenti non solo in tecnologie, ma in particolare nelle competenze manageriali necessarie per condurre l’innovazione. Il VI rapporto dell’Osservatorio di 4.Manager è stato presentato durante l’apertura dell’anno accademico della Pontificia Università Antonianum.
Il rapporto evidenzia come l’intelligenza artificiale rappresenti un potente strumento di trasformazione che sta ridefinendo numerosi aspetti della società moderna: dalla geopolitica al mercato del lavoro, dall’arte alla scienza. Solo l’intelligenza umana, però, può governare in modo responsabile e sostenibile questo cambiamento, affrontando le sfide etiche che ne derivano.
Analisi dei risultati del rapporto
Stefano Cuzzilla, presidente di 4.Manager e Federmanager, ha evidenziato che, nonostante l’influenza dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’impresa, il vero valore risiede nell’intelligenza umana. I sistemi produttivi sono considerati miniere di saperi e abilità, molte delle quali rimangono inespresse dall’AI. Più della metà delle aziende segnala la mancanza di competenze digitali come un ostacolo significativo all’adozione delle nuove tecnologie. L’inadeguatezza dell’investimento nella formazione rappresenta una preoccupazione, considerando che meno della metà dei dirigenti ha ricevuto aggiornamenti formativi nel ultimo anno. È evidente quindi la necessità di un cambiamento radicale, ponendo la persona al centro e garantendo un progresso sostenibile.
Riflessioni sul ruolo dell’innovazione
Alberto Tripi, special advisor di Confindustria per l’Intelligenza Artificiale, ha sottolineato come l’innovazione è un motore essenziale per lo sviluppo del Paese, richiedendo competenze adeguate per massimizzare le opportunità di investimento. La trasformazione digitale è definita come dirompente, capace di creare valore su più fronti, portando benefici all’economia e alla qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori.
Contributi al dibattito
Durante la presentazione del rapporto hanno preso parte al dibattito numerose personalità influenti, tra cui:
- Agustín Hernández Vidales, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum
- Don Andrea Ciucci, segretario della Fondazione Vaticana RenAIssance per l’etica dell’Intelligenza Artificiale
- Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore
- Andrea Ricci, dirigente di ricerca in economia applicata all’Inapp
- Giuseppe Torre, responsabile scientifico dell’Osservatorio 4.Manager