Un drammatico incidente stradale ha colpito la comunità di Foggia ieri sera, segnando la vita di molti con la tragica scomparsa di tre giovani tifosi. Questo evento ha suscitato non solo cordoglio, ma anche una riflessione profonda sulla sicurezza stradale nel nostro paese.
Il drammatico bilancio dell’incidente
L’incidente ha avuto luogo la sera del 13 ottobre, presso il chilometro 2 della strada statale Potenza – Melfi. Il bilancio è pesante: tre giovani perdono la vita e sette persone risultano ferite, di cui due in condizioni critiche e attualmente ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza.
I giovani coinvolti nel tragico evento sono: Samuele Del Grande, Michele Biccari e Gaetano Gentile, rispettivamente di 13, 17 e 21 anni. Erano di ritorno a Foggia dopo aver assistito alla partita che si è svolta allo stadio Viviani, caratterizzata dalla nona giornata del girone C della serie C.
Il messaggio di dolore della famiglia
Adriano Gentile, padre di Gaetano, ha espresso il suo profondo dolore attraverso un commovente messaggio pubblicato su Facebook, in cui ha condiviso una foto di lui insieme al figlio:
“Voglio ricordarti così. Vorrei essere morto io ma ora lotterò per te e Michele più di prima.”
Gaetano era un giovane calciatore tesserato con la ASD Virtus Calcio Foggia nella scorsa stagione, in Terza Categoria 2023/24. Anche il club ha voluto onorare la sua memoria attraverso un post sulla propria pagina Facebook, esprimendo il profondo dolore per la sua scomparsa.
Il dolore della comunità e i feriti
Oltre alla tragica perdita dei tre giovani, sette persone sono rimaste ferite nell’incidente avvenuto sulla statale Potenza-Melfi, che ha coinvolto due veicoli e un autobus. Al momento, un ragazzo di 15 anni e un giovane di 18 anni sono ricoverati in rianimazione in condizioni critiche.
Un uomo di 54 anni, residente a Foggia, è attualmente ricoverato nel reparto Obi (Osservazione breve intensiva), mentre un’intera famiglia composta da quattro membri—padre, madre e due figli di 10 e 13 anni—risulta anch’essa ricoverata.
