La tragica vicenda che ha coinvolto Manuel Mastrapasqua, un magazziniere di 31 anni, continua a suscitare forte indignazione. L’omicidio è avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre a Rozzano, in provincia di Milano. Il colpevole, Daniele Rezza, ha confessato di aver commesso il delitto durante un tentativo di rapina per rubare un paio di cuffie dal valore di soli 15 euro.
Dettagli dell’omicidio
La rapina, considerata inizialmente una questione banale, è finita in un’orrenda tragedia. Rezza ha dichiarato agli inquirenti di essere uscito di casa quella notte perché si sentiva nervoso.
Interrogatorio e confessione
Il giovane è stato sentito dagli inquirenti e ha raccontato: “Ero nervoso, e ho portato un coltello che ho messo nei pantaloni. Non conoscevo Mastrapasqua e gli ho chiesto di darmi qualcosa”. Non ricevendo risposta, Rezza ha aggredito la vittima strappandogli le cuffie al collo. In risposta alla reazione di Mastrapasqua, ha inferto una coltellata al torace prima di fuggire, gettando il coltello in una via vicina.
Confessione al genitore
Rezza ha riferito di essere tornato a casa dopo il crimine e di aver avuto un colloquio con il padre la stessa notte, ma di aver confessato l’accaduto solo la mattina seguente. Il giovane ha affermato di aver tentato di scappare, recandosi con il genitore alla stazione di Pieve Emanuele per prendere un treno.
Le dichiarazioni del reo confesso risultano coerenti con quanto emerso dalle indagini, supportate anche da immagini delle telecamere di sorveglianza che mostrano la vittima lasciare un supermercato con le cuffie indossate, le quali, purtroppo, non vengono rinvenute sulla scena del crimine.