Libia: Aeneas Chiede il Supporto del Governo per Sbloccare il Progetto dell’Aeroporto di Tripoli

Il presidente del consorzio Aeneas, Elio Franci, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo al progetto di ristrutturazione dell’aeroporto internazionale di Tripoli, evidenziando difficoltà finanziarie da parte della controparte libica. Questa denuncia è stata rilasciata all’Adnkronos, sottolineando la necessità di chiarimenti e di supporto da parte del governo italiano.

11 ottobre 2024 | 15.48

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Dettagli della situazione attuale

Franci ha segnalato che, nonostante i lavori siano ripresi nel 2023 e oltre il 50% delle forniture e installazioni sia stato già completato, i pagamenti da parte libica sono diventati irregolari. Dopo un’estate relativamente tranquilla, i ritardi nei pagamenti sono aumentati, accompagnati da pretese di trattenute non previste nel contratto originale.

Il presidente del consorzio ha espresso la sua convinzione che il progetto non solo porterebbe prestigio all’Italia, ma aiuterebbe anche la Libia a trovare stabilità economica e geopolitica. La continuità del programma di lavoro è stata possibile grazie a consistenti anticipi, dato che molti fornitori europei esitavano a collaborare senza garanzie adeguate.

Impatto delle relazioni tra Italia e Libia

Franci ha evidenziato come l’Italia, in collaborazione con l’Enac, sia stato il primo paese europeo a inaugurare voli diretti tra Libia e Europa, sottolineando l’importanza della presenza di ITA Airways al forum italo-libico che si terrà a fine ottobre. La situazione attuale mette a rischio la realizzazione di un progetto considerato strategico e fondamentale.

Prospettive future e incognite

Il presidente del consorzio ha sottolineato di aver ricevuto supporto dalle autorità italiane, inclusa la premier Giorgia Meloni, e ha manifestato l’auspicio che la sua partecipazione al business forum a Tripoli il 29 ottobre possa facilitare una risoluzione della controversa situazione.

Franci ha comunicato di aver inviato numerose lettere alla Tpb, l’ente responsabile del progetto, senza ottenere esiti risolutivi. Ha poi menzionato la problematicità legata all’inserimento di una società libica non esperta per la gestione dei lavori, aggiungendo che, qualora le difficoltà finanziarie persistessero, consiglierebbe agli imprenditori di procedere con molta precauzione negli investimenti in Libia.

Inoltre, è emerso che a Bengasi, sotto il governo di Khalifa Haftar, vi sarebbero meno ostacoli per le aziende straniere rispetto a Tripoli, suggerendo un panorama di investimenti differente tra le due città.

Elenco delle figure coinvolte

  • Elio Franci – Presidente del consorzio Aeneas
  • Giorgia Meloni – Premier Italiana
  • Khalifa Haftar – Leader di Bengasi
  • Rappresentanti dell’Enac
  • Rappresentanti della Tpb