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Un episodio preoccupante ha colpito il difensore brasiliano del Napoli, Juan Jesus, il quale ha raccontato una disavventura legata al tentativo di furto della sua automobile. Questa situazione solleva interrogativi sulla sicurezza nella città partenopea.
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la denuncia di juan jesus
Il giocatore ha condiviso la sua esperienza attraverso le stories di Instagram, evidenziando una situazione di “sicurezza zero”. Juan Jesus ha lamentato di essere stato pedinato per quasi un mese, e stamattina ha subito un tentativo di furto della sua auto. “Fate vomitare”, ha commentato, esprimendo la brutta sensazione provata.
episodi preoccupanti
Juan Jesus ha aggiunto che le sue preoccupazioni sono amplificate dal fatto di aver trovato ben cinque airtag (dispositivi di geolocalizzazione) all’interno della sua vettura. Ha espresso una profonda inquietudine di non sentirsi più al sicuro nella città, malgrado la bellezza di Napoli. “La violazione della mia privacy è ripugnante”, ha concluso.
precedenti simili
Questo non è il primo caso di reati che colpiscono i giocatori del Napoli. Solo poche settimane fa, David Neres è stato rapinato dopo una partita. L’elenco degli incidenti è lungo e annovera episodi simili che hanno coinvolto vari calciatori e i loro familiari:
- Marek Hamsik – furto della BMW X6 nel 2009
- Ezequiel Lavezzi – rapina nel 2011
- Edinson Cavani – rapina nel 2011
- Lorenzo Insigne – rapina nel 2016
- Arkadiusz Milik – colpito da rapina nel 2018
- Allan – furto nel 2019
- Diego Demme – furto dell’auto nel 2021
- Kim Minjae – furto della Fiat 500 nel 2022
Incidenti di questo tipo contribuiscono a creare un clima di incertezza e vulnerabilità per i giocatori, evidenziando la necessità di una maggiore protezione e misura di sicurezza per chi opera nel mondo del calcio nella città di Napoli.
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