Salute del Cervello: Il Nuovo Approccio del Neurologo Bassetti

“In Svizzera stiamo definendo roadmap e identificando i target delle attività.”

Claudio Bassetti, decano alla Facoltà di Medicina dell'Università di Berna
Claudio Bassetti, decano alla Facoltà di Medicina dell’Università di Berna

08 ottobre 2024 | 16.15

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“La promozione della salute cerebrale è un concetto relativamente recente. In Europa ci sono diversi sforzi in atto per elevare la salute del cervello a priorità di salute pubblica. Il cervello è fondamentale per la nostra esistenza, sia a livello individuale che collettivo, ma le patologie cerebrali sono sempre più diffuse. È essenziale quindi lavorare su due fronti: migliorare la prevenzione delle malattie cerebrali e promuovere la salute del cervello per aiutare le future generazioni ad affrontare le sfide legate alle capacità cognitive e cerebrali.” Queste le parole di Claudio Bassetti, che ha parlato all’Adnkronos Salute durante l’Extra G7 Salute a Ancona, un evento organizzato dalla EAN (European Academy of Neurology) in collaborazione con la SIN (Società italiana di neurologia) e la Strategia italiana per la salute del cervello.

“Il primo Paese a lanciare una campagna nazionale per la salute cerebrale è stata la Norvegia nel 2018. Successivamente, nel 2022, anche Svizzera e Germania hanno intrapreso iniziative simili e redatto un Manifesto. Attualmente, in Svizzera, si sta definendo una roadmap con obiettivi specifici e attività volte a promuovere la prevenzione delle malattie cerebrali, incluse quelle neurologiche e psichiatriche. È fondamentale avviare tali iniziative sin dalla giovane età, poiché l’approccio deve abbracciare l’intero arco della vita.”

In particolare, sono state individuate cinque priorità:

  • Aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute cerebrale.
  • Promuovere la formazione delle nuove generazioni per affrontare l’aumento di pazienti con patologie cerebrali.
  • Incrementare gli investimenti nella ricerca, attualmente inferiori alle necessità.
  • Collaborare con stakeholder nazionali per migliorare la prevenzione.
  • Coinvolgere pazienti e organizzazioni a garanzia che le loro necessità rimangano al centro delle azioni intraprese.

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