la condanna di gaetano scotto
A seguito della sentenza di condanna all’ergastolo per il boss Gaetano Scotto, legato all’omicidio di Nino Agostino e della moglie, sono emerse forti emozioni da parte della famiglia delle vittime. Nino Morana Agostino, nipote della vittima, ha espresso profonda rabbia e tristezza per non aver potuto condividere quel momento con il nonno Vincenzo, deceduto pochi mesi fa, che aveva lottato per 35 anni per giustizia.
la lotta per la giustizia
Morana ha sottolineato quanto fosse significative le parole “ergastolo” pronunciate dal Presidente della Corte durante la lettura della sentenza, affermando che la verità sull’omicidio di suo zio deve essere completamente rivelata. La sua famiglia ha affrontato un lungo e difficile percorso di lotta contro l’ingiustizia, definendo il processo come il risultato della loro tenacia.
- Nino Morana Agostino
- Vincenzo Agostino
- Ida Castelluccio
- Gaetano Scotto
- Umberto De Giglio
il processo a gaetano scotto
Il processo si è concluso dopo sette ore di camera di consiglio, confermando la richiesta della procura generale. Durante la sua arringhe, il PG Umberto De Giglio aveva evidenziato la certezza che Antonino Agostino fosse stato assassinato da esponenti di Cosa Nostra, in particolare da Scotto e Madonia. La procura ha affermato che Scotto avrebbe materialmente commesso l’omicidio, supportata da testimonianze e prove raccolte nel corso delle indagini.
l’importanza dell’agente di polizia
È emerso durante il processo che Nino Agostino, poliziotto in servizio al Commissariato di San Lorenzo, raccoglieva informazioni sui latitanti mafiosi. Questo elemento è stato considerato cruciale per comprendere il contesto in cui si è svolto il delitto. Morana ha descritto la giornata della sentenza come intensa, evidenziando la presenza e il supporto della famiglia e degli amici.
la difesa e le ombre di verità
La difesa di Scotto ha sostenuto che l’omicidio non fosse riconducibile a questioni mafiose, proponendo che avesse origini diverse. Morana ha ribadito l’importanza della lotta portata avanti dalla sua famiglia e l’esigenza di una verità completa. Ha invitato Scotto a rivelare ciò che conosce, poiché ci sono ancora molti misteri irrisolti riguardanti il caso, incluso il contenuto dei documenti prelevati dopo l’assassinio di suo zio.
richiesta di verità
In conclusione, Morana ha espresso il suo scetticismo sul pieno chiarimento della vicenda, sostenendo che elementi di deviato funzionamento dello Stato potrebbero aver influenzato l’andamento della giustizia. Ha sottolineato l’importanza di conoscere il ruolo che suo zio aveva durante le indagini che coinvolgevano eminenti figure come Giovanni Falcone.
- Nino Morana Agostino
- Vincenzo Agostino
- Ida Castelluccio
- Gaetano Scotto
- Umberto De Giglio
- Giovanni Falcone