Recenti sviluppi significativi riguardanti il finanziamento di Hamas hanno portato gli Stati Uniti ad adottare nuove sanzioni, indicando un coinvolgimento diretto di importanti sostenitori dell’organizzazione. Queste azioni si allineano con l’anniversario del tragico attacco terroristico avvenuto il 7 ottobre dell’anno scorso contro Israele.
Sanzioni imposte da Washington
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha rivelato l’adozione di misure restrittive nei confronti di tre individui e di un ente di beneficenza fittizio. Questi soggetti sono considerati sostenitori finanziari di rilievo di Hamas e sono accusati di operare sotto la copertura di iniziative umanitarie. La Segretaria del Tesoro, Janet Yellen, ha sottolineato l’impegno continuo degli Stati Uniti per ridurre la capacità di Hamas di finanziare operazioni terroristiche.
Identità dei finanziatori coinvolti
Tra i sanzionati vi è Mohammad Hannoun, un individuo con base in Italia, riconosciuto come un agente chiave di Hamas fin dal 2013. La sua organizzazione, la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People, è accusata di trasferire fondi all’ala militare di Hamas mascherandoli come aiuti umanitari.
In aggiunta, è stato sanzionato Hamid Abdullah Hussein Al-Ahmar, un cittadino yemenita che risiede in Turchia. Al-Ahmar, noto per la sua posizione di ex parlamentare e per il suo ruolo nella Al-Quds International Foundation, è considerato un importante sostenitore di Hamas con un vasto portafoglio di investimenti. Inevitabilmente, anche Majed Al-Zeer è stato colpito dalle sanzioni; egli è descritto come un alto dignitario di Hamas in Europa, attivo nella raccolta fondi per il gruppo terroristico.
Punti chiave sugli attori sanzionati
- Mohammad Hannoun – Leader di un ente di beneficenza in Italia.
- Hamid Abdullah Hussein Al-Ahmar – Ex membro del parlamento yemenita, attivo in Turchia.
- Majed Al-Zeer – Alto rappresentante di Hamas in Germania con legami in tutta Europa.
Questi sviluppi evidenziano la crescente attenzione internazionale verso le attività finanziarie di Hamas e l’intento di Washington di colpire efficacemente le sue fonti di sostentamento.