Sentenza del tribunale di Bari su Luciano Canfora
La decisione odierna del giudice monocratico del tribunale di Bari coinvolge il noto storico e filologo Luciano Canfora, accusato di diffamazione nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La questione legale ha visto la presidente Meloni rinunciare alla querela nei giorni scorsi, permettendo così l’archiviazione del procedimento.
Dettagli della sentenza
Durante una breve udienza, il giudice ha emesso una sentenza di “non luogo a procedere” in seguito alla richiesta della Procura della Repubblica. L’avvocato difensore di Canfora, Michele Laforgia, ha confermato l’accettazione della rimessione della querela. Il caso era giunto in tribunale dopo che, il 16 aprile, la prima sezione del tribunale di Bari, sotto la guida della giudice Antonietta Guerra, aveva disposto il rinvio a giudizio di Canfora di fronte al giudice del dibattimento.
Origini del contendere
La controversia risale ad aprile 2022, quando Meloni non ricopriva ancora la carica di premier, ma era già parlamentare e leader di Fratelli d’Italia. Durante un convegno tenuto presso il liceo scientifico Fermi di Bari, Canfora pronunciò frasi controverse in riferimento alla guerra in Ucraina, definendo Meloni “neonazista nell’anima” e “una poveretta”. In questo contesto, le affermazioni erano state ritenute aggravate dalla condizione di pubblico ufficiale della Meloni, poiché pronunciate mentre esercitava le sue funzioni. La difesa ha sostenuto la richiesta di archiviazione, giustificando che tali affermazioni rientrassero nel diritto di critica, in particolare quello politico.
Figure coinvolte nel caso
- Luciano Canfora – storico e filologo
- Giorgia Meloni – presidente del Consiglio
- Michele Laforgia – avvocato difensore di Canfora
- Antonietta Guerra – giudice monocratico