La scomparsa di Serena Vicari ha lasciato sgomenta l’intera comunità di San Zeno di Montagna. La donna, di 54 anni, è deceduta dopo essere stata punta da alcuni calabroni, in un tragico incidente accaduto il 3 ottobre. Questo evento ha scatenato una serie di tentativi disperati da parte della sua famiglia per salvarle la vita, ma purtroppo non ci sono stati successi.
la dinamica dell’incidente mortale
Nel pomeriggio del 3 ottobre, Serena Vicari si trovava al primo piano della propria abitazione mentre si dedicava alle faccende domestiche. Improvvisamente, è stata punta da almeno due calabroni, subendo una puntura alla gamba e un’altra sulla coscia. Nonostante un iniziale dolore e un lieve mal di testa, non ha avvertito sintomi più gravi e ha informato il marito, Lorenzo Zanolli, riguardo l’accaduto. Poco dopo, la situazione è precipitata: la donna si è diretta in bagno e ha perso conoscenza in pochi istanti.
tentativi di soccorso e cause del decesso
Subito dopo l’accaduto, il marito e i figli, Luca di 30 anni ed Emanuele di 20, hanno contattato i soccorsi. I sanitari del 118, supportati da un’ambulanza, un’auto medica e un elicottero, sono giunti tempestivamente sul posto. Nonostante gli sforzi del personale medico, la donna non ha ripreso conoscenza. Si sospetta che la causa del decesso possa essere stata un arresto cardiocircolatorio dovuto a uno shock anafilattico, provocato dalle punture. Secondo il figlio, Serena non aveva mai mostrato segni di allergie gravi in passato, rendendo la situazione ancora più inaspettata.
la reazione della comunità
La notizia della morte di Serena Vicari ha colpito profondamente i residenti di San Zeno di Montagna. Originaria della provincia di Mantova, si era trasferita nella località dopo il matrimonio ed era molto ben vista per il suo carattere gentile e solare. Il figlio Luca ha espresso il suo dolore, descrivendo la madre come “la parte migliore di noi”, testimoniando così la perdita incommensurabile che ha colpito la famiglia e la comunità.