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Il presidente francese richiede un cessate il fuoco in Libano e la sospensione della fornitura di armi a Israele, direttamente coinvolto nel conflitto a Gaza.
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La posizione della Francia si esprime attraverso due richieste cruciali: fermare l’invio di armi a Israele e promuovere un cessate il fuoco in Libano. Il presidente Emmanuel Macron ha sottolineato l’importanza di una risoluzione politica, dichiarando: “La Francia non invia armi” a sostegno dei combattimenti a Gaza.
In merito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, Macron ha affermato: “Condanniamo fermamente l’azione terroristica” e ha ribadito il diritto di Israele di difendersi, a patto che ciò avvenga nel rispetto del diritto internazionale. Ha aggiunto che “il terrorismo non si affronta a scapito della popolazione civile” e ha evidenziato: “Israele non ascolta, il che rappresenta un problema per la sicurezza futura.”
Richiesta di cessate il fuoco
Durante il Vertice della Francofonia, Macron ha spiegato che ciò che viene richiesto è un cessate il fuoco, sia a Gaza che in Libano. Ha messo in evidenza la necessità di coerenza in tale richiesta e ha dichiarato che non è possibile chiedere un cessate il fuoco mentre continuano a essere forniti armi.
Il ruolo dell’Organizzazione internazionale della Francofonia
In un contesto più ampio, gli 88 membri dell’Organizzazione internazionale della Francofonia (Oif), tra cui Francia, Canada e Belgio, hanno chiesto “un cessate il fuoco immediato e duraturo” in Libano. Macron ha comunicato che è stato raggiunto un accordo unanime affinché venga garantito il principio di tranquillità nella regione.
“Ci siamo espressi tutti insieme a favore di un cessate il fuoco immediato e duraturo e ci impegniamo a contribuire a ridurre le tensioni nella zona”, ha dichiarato il presidente francese.
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