Nuove Sfide del Mercato: STEM e Trasformazione Digitale secondo Confindustria e Deloitte

sfide dell’istruzione nei paesi del g7

I Paesi membri del G7 si trovano ad affrontare importanti sfide legate alla trasformazione dei sistemi educativi. È fondamentale garantire che i giovani acquisiscano le competenze necessarie per soddisfare le richieste attuali del mercato del lavoro. Nonostante i progressi significativi degli ultimi dieci anni, le statistiche rivelano che solo il 42,3% degli uomini e il 47,5% delle donne riescono a ottenere qualifiche di livello terziario. Inoltre, il fenomeno dei NEET (giovani non impegnati in istruzione, lavoro o formazione) grava su un 11,1% degli uomini e un 13,2% delle donne, evidenziando le difficoltà nella transizione dalla scuola al lavoro.

la carenza di competenze e l’imprenditorialità

In questo contesto, è imprescindibile un investimento nell’imprenditorialità per rispondere alla carenza di ben 34 milioni di imprenditori nell’area OCSE. Attualmente, solo 14,5% degli uomini e 8,8% delle donne sono coinvolti in attività di lavoro autonomo, con una percentuale di appena 9% tra i giovani sotto i 30 anni. Queste constatazioni sono state presentate nel B7 Flash, un report elaborato da Confindustria e Deloitte in occasione della conferenza “G7 – Industry Stakeholders Conference”.

l’importanza delle competenze stem

Le competenze STEM rivestono un ruolo cruciale nell’affrontare le attuali transizioni. Nonostante ciò, un numero limitato di studenti nei Paesi del G7 si indirizza verso questi percorsi. Tra i laureati, il 70% è costituito da uomini, evidenziando una significativa sottorappresentazione delle donne. È essenziale che il G7 promuova l’accesso ai percorsi STEM anche per le giovani donne, combinando tali conoscenze con le scienze umane e sociali per aumentare l’ibridazione delle competenze.

L’intelligenza artificiale generativa rappresenta un avanzamento potenzialmente rivoluzionario nell’educazione, in grado di adattare e personalizzare l’apprendimento in tempo reale. Ciò consente agli insegnanti di dedicarsi a compiti più complessi, come la pianificazione didattica e l’interazione con gli studenti. È essenziale affrontare la crescente popolazione di NEET, attraverso scelte educative più ampie e una promozione della formazione professionale.

l’impatto dell’automazione e della digitalizzazione

È evidente una crescente domanda di automazione nel tentativo di migliorare la produttività e alleviare le carenze di competenze. Inoltre, l’automazione ha implicazioni profonde per le donne, che più frequentemente occupano ruoli soggetti a sostituzione automatica, lasciando il mercato del lavoro aperto a disuguaglianze di genere accentuate. Attualmente, in campi legati alla tecnologia, le donne rappresentano solo il 20% dei dipendenti nelle aziende di machine learning, il 12% dei ricercatori in intelligenza artificiale e il 6% degli sviluppatori di software.

verso un’ inclusione sostenibile

I Paesi del G7 devono adottare politiche concrete per rimuovere gli ostacoli all’accesso nell’istruzione e nel mercato del lavoro. Per superare le sfide legate all’automazione e alle transizioni digitali, le organizzazioni devono passare da un modello basato sui ruoli a uno che enfatizzi le competenze. Secondo le indagini, le organizzazioni strutturate in questo modo dimostrano una maggiore efficacia nell’allocazione dei talenti e nella creazione di ambienti inclusivi.

politiche per l’imprenditorialità

Infine, è cruciale che i G7 implementino politiche destinate a stimolare l’imprenditorialità. Attualmente, solo il 9% dei giovani al di sotto dei 30 anni si impegna in attività imprenditoriali; pertanto, un impegno crescente da parte dei Paesi membri per garantire ecosistemi di supporto alle piccole e medie imprese è di fondamentale importanza. Se aumentasse la partecipazione dei giovani nelle iniziative imprenditoriali, si potrebbero generare 3,6 milioni di nuovi imprenditori nell’area OCSE.

  • Emma Marcegaglia – Presidente di Confindustria
  • Lara Ponti – Vicepresidente Confindustria per la transizione ambientale e gli obiettivi ESG
  • Andrea Poggi – Innovation leader per Deloitte Italia
  • Emanuela Trentin – CEO Siram Veolia Italia