Mario Orfeo alla Guida di Repubblica: Scopri il Nuovo Direttore e le Sue Visioni

Mario Orfeo torna direttore di ‘Repubblica’

La carriera di Mario Orfeo, noto giornalista, si arricchisce di un nuovo capitolo, con il suo ritorno al quotidiano ‘Repubblica’ nel ruolo di direttore. Questo evento segna un significativo rientro nella redazione del gruppo Gedi, dove Orfeo aveva iniziato la sua avventura professionale nel 1990, partendo dalla neonata redazione napoletana.

Il percorso professionale di Mario Orfeo

Inizio carriera e collaborazioni

Orfeo, originario del 1966, ha avviato la sua carriera giornalistica nel 1988 come professionista al ‘Giornale di Napoli’. Nel corso degli anni ha collaborato con varie testate nazionali, tra cui il settimanale ‘Panorama’. In seguito, è approdato a ‘Repubblica’, dove ha preso parte a diverse aree, iniziando come vice allo Sport e poi occupandosi degli Interni. Nel 2001, ha assunto la posizione di redattore capo centrale.

Direzione de ‘Il Mattino’ e della Rai

Nel 2002, Mario Orfeo è stato nominato direttore de ‘Il Mattino’. La sua carriera in Rai ha preso avvio nel 2009, quando è stato designato direttore del Tg2 su indicazione dell’allora direttore generale Mauro Masi. Dopo una parentesi lontano dalla Rai, dal marzo 2011 fino al novembre 2012, ha ricevuto l’incarico di dirigere il ‘Messaggero’. Successivamente, nel novembre 2012, è diventato direttore del Tg1. Durante la sua direzione, la testata ha subito un importante rinnovamento, introducendo la trasmissione in HD e nel formato panoramico 16:9. Tra il giugno 2017 e il luglio 2018, ha assunto il ruolo di direttore generale della Rai, per poi essere nominato direttore del Tg3 nel maggio 2020, confermato nel 2023 anche durante il governo di Giorgia Meloni.

Rientro al quotidiano

Il ritorno al quotidiano ‘Repubblica’ segna una nuova fase per Mario Orfeo, pronto a riportare la sua vasta esperienza nel settore giornalistico al servizio della testata. La sua carriera, caratterizzata da rinnovamenti e da gestione di ruoli chiave, costruisce aspettative positive per il futuro della redazione.