Bombaci, ‘selinexor è terapia orale che consente ai pazienti di non dover recarsi in ospedale per il trattamento’
02 ottobre 2024 | 18.28
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difficoltà nella diagnosi del mieloma multiplo
“Il principale ostacolo per i pazienti onco-ematologici risiede nel raggiungimento di una diagnosi tempestiva di mieloma multiplo. Spesso il primo specialista consultato non è un ematologo. Infatti, nell’80% dei casi, i pazienti si rivolgono inizialmente al medico di famiglia o a un ortopedico. Questo ritardo nella diagnosi rappresenta sicuramente una delle prime difficoltà”. Queste le parole di Felice Bombaci, coordinatore nazionale dei gruppi pazienti Ail – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, durante la conferenza stampa organizzata a Milano da Menarini Stemline Italia, mirata a esplorare le nuove strategie terapeutiche per il mieloma multiplo e per la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche. L’incontro ha avuto come fulcro l’approvazione da parte di Aifa della rimborsabilità di selinexor in associazione con desametasone e bortezomib per il mieloma multiplo recidivante e i dati iniziali in contesti reali riguardo a tagraxofusp, la prima terapia specifica per la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche.
superamento delle difficoltà iniziali
“Ulteriori criticità emergono nel tentativo di affrontare inizialmente il dolore e le problematiche associate – prosegue Bombaci – successivamente è fondamentale comprendere che i trattamenti stanno operando e quindi riscoprire un ritorno alla propria vita quotidiana”.
novità terapeutica
La recente innovazione terapeutica discussa “offre prospettive più promettenti per affrontare la patologia, ma ciò che risulta cruciale dal punto di vista della qualità di vita del paziente è che selinexor è un trattamento orale, consentendo così a chi ne è affetto di non dover recarsi in ospedale per riceverlo. Questo aspetto contribuisce a liberare anche il caregiver dall’onere di accompagnare il paziente in ospedale, migliorando di fatto la qualità di vita”, conclude il coordinatore dei gruppi pazienti Ail.