Diversi progetti mirati alla qualificazione dei rifugiati stanno prendendo piede, in particolare grazie all’iniziativa della Fondazione del gruppo Generali. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), Matteo Zuppi, ha espresso grande entusiasmo per il programma che prevede di supportare 300 rifugiati durante il loro percorso di formazione.
Durante una conferenza stampa, Zuppi ha sottolineato l’importanza di dare l’opportunità ai rifugiati di specializzarsi in settori di fondamentale necessità, come quello delle cure e dell’assistenza per le persone più vulnerabili. L’arcivescovo ha definito il progetto come un’importante occasione, in grado di rompere il limbo in cui spesso si trovano i rifugiati, col desiderio di costruire un futuro migliore.
“Spero che tra un anno o due possiamo aumentare il numero di partecipanti, perché c’è un bisogno reale e urgente”, ha aggiunto Zuppi. Il presidente ha anche evidenziato il ruolo cruciale di questa iniziativa per il sistema sanitario italiano, evidenziando che la cura della vulnerabilità rappresenta una delle problematiche più gravi che l’umanesimo contemporaneo deve affrontare.
In conclusione, Zuppi auspica un potenziamento di questa esperienza, sottolineando l’importanza di offrire opportunità a chi ha tanto bisogno di supporto.