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Attacco dell’Iran: obiettivi militari israeliani colpiti
Quasi 200 missili lanciati contro Israele. L’azione militare dell’Iran, avvenuta il 1 ottobre, ha impiegato nuovi missili ipersonici Fattah per colpire tre basi militari israeliane.
Secondo il ministero dell’Intelligence iraniano, “Il Paese è entrato in stato di guerra e qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il paese, il governo, l’esercito è considerato tradimento”. I Guardiani della Rivoluzione hanno confermato l’uso “per la prima volta” dei missili ipersonici Fattah, specificando che sono stati presi di mira gli impianti militari a Navatim, Netzarim e Tel Nof.
Intercettazione di missili da parte di Usa e Giordania
Alcuni missili, almeno 12, sono stati intercettati dai sistemi di difesa statunitensi. Due cacciatorpediniere della Marina hanno lanciato intercettori contro missili lanciati dall’Iran, come comunicato dal portavoce del Pentagono, Patrick Ryder. Rispetto all’attacco precedente di aprile, il numero di missili lanciati è raddoppiato.
In Giordania, le forze aeree hanno dichiarato che sono intervenute dopo l’ingresso di missili e droni nel proprio spazio aereo.
Il leader iraniano Ali Khamenei ha twittato che coloro che combattono non saranno sconfitti, ma anzi, saranno vincitori. Il presidente Masoud Pezeshkian ha affermato che l’Iran ha risposto in modo deciso alle aggressioni israeliane e ha lanciato un avvertimento al primo ministro Benjamin Netanyahu, annunciando che queste azioni rappresentano solo un assaggio delle capacità militari iraniane.
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