Addio a Giancarlo Pezzolato: Un Ricordo di un Genio del Design Italico

Tragico incidente stradale che colpisce il mondo sportivo

La scorsa mattina si è verificato un incidente stradale che ha portato alla tragica scomparsa di Giancarlo Pezzolato, un rinomato campione di bocce di 75 anni. L’episodio, accaduto nella periferia di Campagnola, Reggio Emilia, ha scosso la comunità e il mondo dello sport. Pezzolato stava guidando la sua amata Bianchina gialla quando ha perso la vita in un drammatico scontro stradale.

Dettagli dell’incidente

Il sinistro ha avuto luogo intorno alle 7 di domenica 29 settembre. La vettura di Pezzolato si è scontrata frontalmente con una Renault Clio, condotta da un uomo di 34 anni residente a Cadelbosco Sopra, il quale fortunatamente è uscito illeso dall’incidente. Le cause sono ancora in fase di indagine; si ipotizza che un colpo di sonno o una distrazione possano essere stati all’origine del tragico evento.

Interventi di soccorso e conseguenze

Gli interventi dei soccorritori della Croce Rossa e dell’automedica sono stati prontamente attivati. All’arrivo, Pezzolato si trovava già in arresto cardiaco, con condizioni disperate. Nonostante l’arrivo dell’elisoccorso di Parma e i tempestivi tentativi di rianimazione, l’atleta è stato trasportato in stato critico al pronto soccorso di Guastalla, dove purtroppo è deceduto poco dopo.

Indagini e ulteriori sviluppi

La salma di Giancarlo Pezzolato è stata messa a disposizione della magistratura, che deciderà se procedere con un’autopsia. L’obiettivo è determinare se la causa del decesso possa essere attribuita ai traumi riportati durante l’incidente o a un malore sopraggiunto mentre era alla guida. I carabinieri di Campagnola, affiancati dai colleghi di Novellara e dal nucleo radiomobile di Guastalla, hanno effettuato i rilievi necessari e recuperato l’attrezzatura da caccia, poiché l’atleta era diretto a una battuta di caccia.

Ricordi di un campione e della sua eredità

Giancarlo Pezzolato lascia la moglie e due figlie. Fino a qualche anno fa, ha lavorato in una ditta meccanica, ritirandosi poi dalla vita lavorativa. Era conosciuto nella sua comunità non solo per la sua passione per la caccia, ma anche per il gioco delle bocce, nel quale ha ottenuto risultati di rilievo a livello agonistico. Un amico, dopo aver appreso della sua morte, ha ricordato: “Abbiamo gareggiato insieme. Era una persona di grande umanità e un campione di bocce che ha raggiunto alte vette nel suo sport, giocando anche in Serie A”.