Situazione attuale a Beirut e attacchi di Hezbollah
Recenti eventi a Beirut hanno suscitato preoccupazione e incertezze riguardo il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, dopo le esplosioni che hanno colpito la periferia sud della capitale libanese. Secondo dichiarazioni rilasciate da un funzionario israeliano, la possibilità che Nasrallah sia rimasto illeso è considerata remota. Le operazioni militari israeliane sembrano aver avuto come obiettivo principale proprio il leader del partito.
Casualità e conseguenze delle operazioni militari
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno confermato l’uccisione di Muhammad Ali Ismail, capo dell’unità missilistica di Hezbollah, e di Hussein Ahmad Ismail, suo vice. Fonti libanesi riportano che, in seguito ai bombardamenti, ci sono state almeno sei vittime e 91 feriti tra la popolazione. Nonostante le speculazioni su Nasrallah, Hezbollah non ha né confermato né smentito la sua possibile morte; media legati ai Guardiani della Rivoluzione iraniana sostengono che egli si trovirebbe in un luogo sicuro.
Appelli e strategie israeliane
In risposta alla situazione, le IDF hanno esortato i residenti della zona di Dahiyeh, noto bastione di Hezbollah a Beirut, a mantenere distanza dai luoghi associati al partito. In un comunicato, hanno dichiarato di voler continuare operazioni mirate per ridurre le capacità offensive di Hezbollah, ponendo l’accento sulla loro volontà di proteggere la popolazione civile libanese.
Rappresaglia e lanci di razzi
In un altro sviluppo, dieci razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, come riportato dalle forze israeliane. Non tutti i razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome; Non si segnalano feriti o danni significativi. Al momento, la responsabilità degli attacchi non è stata ufficialmente rivendicata.
Personaggi coinvolti in questa situazione
- Hasan Nasrallah – Leader di Hezbollah
- Muhammad Ali Ismail – Responsabile dell’unità missilistica di Hezbollah
- Hussein Ahmad Ismail – Vice di Muhammad Ali Ismail