All’interno di un contesto politico complesso, il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso la Trump Tower di New York. La visita segna un momento significativo, con lo statunitense che si propone come mediatore nella crisi tra Ucraina e Russia.
Con 37 giorni rimanenti alle elezioni, Trump ha sottolineato la sua attuale superiorità nei sondaggi, esprimendo la sua convinzione che il conflitto debba giungere a una conclusione. “La guerra deve finire ad un certo punto. Questo paese (l’Ucraina, ndr) sta vivendo una situazione infernale”, ha commentato, evidenziando la gravità della crisi in atto. Inoltre, Trump ha richiamato il suo legame con Zelensky, attribuendo all’attuale presidente ucraino un ruolo significativo durante le indagini sul suo impeachment, affermando: “Zelensky è stato come un pezzo d’acciaio… ha detto ‘il presidente Trump non ha fatto nulla di sbagliato'”.
Il presidente ucraino, che quattro anni fa ha avuto un ruolo centrale negli eventi che hanno portato al primo processo di impeachment di Trump, ha ricevuto riconoscimenti da parte dell’ex presidente, il quale ha reiterato la forza del loro rapporto: “Abbiamo un ottimo rapporto”. Una nota di ambiguità è emersa quando Trump ha dichiarato di avere buoni rapporti anche con il presidente russo Vladimir Putin, stimolando una reazione da parte di Zelensky: “Spero che noi avremo relazioni migliori…”. Trump ha concluso la discussione sottolineando la necessità di un dialogo bilaterale, affermando: “Bisogna essere in due per ballare il tango… Se vinco le elezioni, credo sarà possibile fare qualcosa di positivo per entrambe le parti”.
Personaggi coinvolti
- Donald Trump (candidato repubblicano alla presidenza)
- Volodymyr Zelensky (presidente ucraino)
- Vladimir Putin (presidente russo)