Attacco in Libano: dettagli e responsabilità
Israele non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo agli attacchi nel territorio libanese. Fonti della Cnn hanno confermato che tali atti sono frutto di una collaborazione tra il Shin Bet e il Mossad, i servizi di intelligence israeliani.
Dinamiche dell’operazione
Secondo informazioni ottenute da alti funzionari della sicurezza libanese, gli esplosivi sarebbero stati celati all’interno delle batterie di cercapersone trasportate in Libano. Questa tecnologia sarebbe stata così sofisticata da risultare praticamente invisibile. Testimoni hanno segnalato che si sono verificate esplosioni controllate di cercapersone che risultavano spenti al momento dell’attacco avvenuto il 17 settembre. Ciò implica che non ricevevano il singolo messaggio necessario per innescare la detonazione.
Riconoscimento da parte di Israele
Sebbene non ci siano state dichiarazioni ufficiali, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha riconosciuto implicitamente le operazioni compiute nel giorno successivo all’attacco. Ha lodato “gli eccellenti risultati” ottenuti congiuntamente allo Shin Bet e al Mossad. Le autorità libanesi e Hezbollah sono state rapide nel puntare il dito contro Israele, accusandola di essere la responsabile degli eventi.
Caratteristiche degli ordigni utilizzati
Un ordigno esplosivo improvvisato generalmente è composto da cinque elementi essenziali: una fonte di energia, un innesco, un detonatore, una carica esplosiva e una custodia. Secondo Sean Moorhouse, ex ufficiale dell’esercito britannico esperto in esplosivi, sarebbe bastato un detonatore e una carica esplosiva per convertire i cercapersone in vere e proprie armi, considerando che questi dispositivi già possiedono gli altri componenti necessari.
Modifiche per la sicurezza
Moorhouse ha specificato che la costruzione di tali ordigni doveva avvenire in modo da renderli invisibili. Una strategia possibile sarebbe stata quella di modificare la batteria, impiantando un detonatore elettronico insieme ad una piccola carica esplosiva al suo interno, così da non poter essere identificabile tramite scansioni come i raggi X.
Persone coinvolte
Le informazioni citate fanno riferimento ai seguenti protagonisti:
– Yoav Gallant, Ministro della Difesa di Israele
– Sean Moorhouse, ex ufficiale dell’esercito britannico ed esperto di esplosivi
Questi elementi chiariscono la realtà complessa attorno agli eventi recenti in Libano e le dinamiche di operazione sul campo.