profilo dell’assassino della strage di nuoro
Recentemente, sono emerse informazioni inedite riguardo alla figura di Roberto Gleboni, l’autore della tragica strage di Nuoro. Vicini, amici e familiari hanno iniziato a rivelare dettagli sulla sua personalità, dipingendo un quadro complesso e contraddittorio di un uomo apparentemente affettuoso, ma dalla vita interiore tormentata.
un apparente padre affettuoso
Coloro che lo conoscevano lo descrivevano frequentemente come un individuo gentile e disponibile, eppure, stanno emergendo informazioni che contrastano tale immagine. Gli amici e i parenti non hanno segnalato segnali preoccupanti nel suo comportamento, ma le testimonianze recenti forniscono un’illuminazione diversa sul suo stato mentale.
episodi di disagio
All’interno del condominio dove risiedeva, gli inquilini hanno notato che Gleboni manifestava segni di disagio e irrequietezza. Alcuni vicini, mantenendo l’anonimato, hanno riportato che l’uomo reagiva in modo eccessivo a piccole problematiche condominiali, mostrando un’irritazione che lasciava trasparire tensioni interiori.
- Si riferisce di dispetti come lo spostamento dei bidoni della raccolta differenziata.
- Un residente ha descritto il suo comportamento come “strano”, suggerendo una personalità complessa.
la tragica notte
La tragica escalation di eventi ha portato Gleboni a un atto di violenza estremo, culminando nella morte della moglie, di due figli e di un vicino, prima di suicidarsi. La comunità di Nuoro è ancora scossa da questa brutalità, un evento che ha stravolto l’immagine di un uomo che fino a quel momento appariva normale.
testimonianze dai vicini
Ricordi e racconti di residenti inseriscono un ulteriore strato di comprensione sul massacro. Un vicino ha descritto l’udito di un forte boato, inizialmente scambiato per un mobile che cade, seguito da una serie di spari in rapida successione, non immediatamente riconosciuti per ciò che realmente erano.
- Racconti del vicino che ha sentito il “boato” prima dei colpi.
- Altri residenti hanno espresso incredulità riguardo a quanto accaduto, sottolineando l’imprevedibilità della situazione.
La storia di Roberto Gleboni rappresenta un tragico esempio di come le dirompenti pressioni psicologiche possano portare a conseguenze devastanti, influenzando non solo le vittime, ma anche un’intera comunità che ora vive nel lutto e nella confusione. La lente di ingrandimento su questa vicenda, quindi, non mostra solo un assassino, ma un uomo che portava con sé un pesante fardello, invisibile agli occhi di chi lo circondava.