tragico duplice femminicidio a nuoro
Un evento tragico ha colpito la comunità di Nuoro, con la perdita di due vite innocenti a causa della brutalità di Roberto Gleboni. Le vittime sono Giuseppina Masetti, di 43 anni, e sua figlia Martina Gleboni, di 24 anni, entrambe profondamente impegnate nella lotta contro la violenza di genere. La loro partecipazione attiva alla campagna “No alla violenza sulle donne” simbolizza l’importante messaggio di opposizione a questo fenomeno, rendendo il loro tragico destino ancora più straziante.
il drammatico contesto
La foto condivisa su Facebook da Giusi Masetti, risalente a una campagna promossa da ActionAid, esprimeva il desiderio di attuare un cambiamento. Queste due donne, unite nella lotta per i diritti delle donne, sono diventate vittime in un orribile duplice femminicidio. Roberto Gleboni, marito di Giuseppina e padre di Martina, ha convogliato la sua furia in un atto senza pietà, prendendo la vita di entrambe con colpi di pistola.
l’omicidio e le sue conseguenze
La tragedia ha avuto luogo in casa loro, in via Ichnusa a Nuoro, lasciando la comunità in un profondo shock. I corpi di Giuseppina e Martina sono stati portati in obitorio per autopsie appropriate, mentre il marito, dopo aver colpito le vittime, ha tentato di attaccare gli altri membri della famiglia e un vicino. Le drastiche conseguenze di questo atto si fanno sentire in tutto l’ambiente familiare.
le vittime collaterali
I figli della coppia sono stati tra le vittime di questa strage. Il figlio più piccolo, di soli 10 anni, e un vicino di casa, Paolo Sanna, di 69 anni, sono attualmente in gravi condizioni all’ospedale San Francesco di Nuoro. Il loro stato è critico e suscita grande preoccupazione. Il secondo figlio, di 14 anni, ha avuto una fortuna relativa uscendo con ferite superficiali. La madre dell’assassino, colpita alla testa, sembra essere fuori pericolo, con una prognosi di recupero di un mese.
indagini in corso
L’autopsia delle due donne è programmata per sabato mattina presso il cimitero comunale di Nuoro. Attualmente, le indagini sono in corso sotto la direzione dei pubblici ministeri Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto, con il supporto delle forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Stato e i Carabinieri. È fondamentale stabilire il contesto di questo atto disumano che, se si scoprissero ulteriori vittime, potrebbe estendersi ulteriormente.